
Xiaomi ha scelto lo slogan “Movie Magic” per il Mi 11. Di magico questo smartphone ha sicuramente qualcosa, definibile nell’equilibrio tra estetica e sostanza. Un bel prodotto supportato dal più potente processore disponibile per Android (come vi abbiamo dimostrato in questa comparativa) e da un reparto imaging che si presta in modo flessibile tanto alle riprese di qualità cinematografica, quanto alla fotografia da “pro”. Il display Amoled a 6,81″ suggella le doti da vero flagship dello Xiaomi Mi 11 che, nella nostra versione 8+128 GB, è proposto al prezzo di 799,90 euro.
Ma che lo Xiaomi Mi 11 ha qualcosa di magico è anche dimostrabile da chi vi scrive: per la prima volta ha approcciato lo smartphone non già come un telefono per i test, approfonditi certo ma pur sempre test, ma l’ha sostituito in toto alla dotazione personale e professionale. Perché? Sulla scia del San Valentino appena passato, si potrebbe dire “amore a prima vista”. In termini più appropriati, hanno vinto la curiosità scientifica di mettere alla frusta la piattaforma Qualcomm Snapdragon 888 e la sinestesia proposta dall’eccellente display e dal reparto audio equalizzato da Harman-Kardon.
Display Amoled con pixel a diamante
Il display è uno dei punti di forza dello Xiaomi Mi 11, tanto che DisplayMate ha conferito il punteggio A+ con questa motivazione:
“Xiaomi has concentrated on significantly raising the on-screen Absolute Picture Quality and Absolute Color Accuracy of the OLED display by implementing Precision Factory Display Calibration, moving the overall Xiaomi Mi 11 Display Performance up to Record Setting Outstanding Levels with close to Text Book Perfect Calibration Accuracy that is Visually Indistinguishable From Perfect”.

In italiano: “Xiaomi si è concentrata sull’aumento significativo della qualità dell’immagine assoluta dello schermo e dell’accuratezza assoluta del colore del display Oled implementando una precisa calibrazione di fabbrica del display, spingendo le prestazioni complessive del display Xiaomi Mi 11 fino a livelli eccezionali con una impostazione record sia nella precisione di calibrazione, anche del testo tanto da essere visivamente indistinquibile da un libro”.
Leggendo il report di DisplayMate (che si trova in questa pagina) si scopre come il Flexibile Oled a 10 bit con diagonale di 6,81″ scelto da Xiaomi sia reattivo e capace di restituire la migliore visualizzazione in ogni condizione. Confermiamo questo giudizio con la nostra esperienza empirica: guardare film, foto e contenuti multimediali, oppure eseguire lo scrolling di siti e testi, sul Mi 11 è un’esperienza di qualità superiore a quanto visto finora sui prodotti del brand cinese. E che è riscontrabile in un insieme ristretto di modelli di fascia alta.
Inoltre, in più parti troverete scritto che il pannello Flexibile Oled ha pixel a forma di diamante. Riproduciamo qui di seguito uno schema tipico di questo tipo di display, con pixel con forme a diamante.

Il vantaggio principale è rappresentato dal riuscire a mostrare lineee verticali, orizzontali e diagonali precise e definite, restituendo una qualità maggiore agli occhi. Questo perché sono eliminati gli artefatti generati da linee non ben allineate a causa dei pixel rettangolari e sono azzerate le cosiddette “pixelature” degli elementi riprodotti sullo schermo. In più si raggiunge una densità superiore: nel caso dello Xiaomi Mi 11 è pari a 515 ppi, in virtù della diagonale da 6,81″ con risoluzione di 1.440×3.200 pixel e del rapporto di visualizzazione da 20:9.
Il display si dimsotra eccellente in ogni situazione: è il vero punto di forza dello Xiaomi Mi 11. Anche in virtù della certificazione Hdr10+, che è ottenuta dalla profondità di colore a 10 bit e dalla luminosità masima di 1.500 nits. Il pannello occupa più del 91% della parte frontale dello smartphone, è protetto dalla lastra Corning Gorilla Glass Victus che assicura resistenza maggiorata alle sfrisature, ai graffi e alle cadute (fino a due metri) e la sua uniformità è interrotta solo dalla fotocamera per i selfie a 20 Mpixel, f/2.2 e 27 mm, quindi grandangolare.

Il display dello Xiaomi Mi 11 supporta anche la frequenza di refresh a 120 Hz con modulazione variabile. Ossia: è a 30 Hz in modalità di standby o riproduzione degli effetti Always on display; arriva a 60 Hz nell’uso statico e nella riproduzione di video; è a 90 Hz nel gaming tradizionale; arriva 120 Hz con lo scrolling di siti e contenuti e in abbinata ai giochi e alle app multimediali ottimizzate.
Inoltre il display è gestito da un motore geometrico che permette di aumentare la risoluzione, garantire maggiore fluidità di movimento aggiungendo frame mancanti (Memc) e migliora la resa grafica attraverso la AI. Tutte funzioni impostabili nella configurazione di Android.
Android 11 ed Miui 12.0.2 (in attesa di 12.5)
Nella nostra video recensione vi mostriamo numerose funzioni interessanti della Miui 12.0.2, che abbiamo usato per i test. L’impostazione attuata da Xiaomi è stata di rendere l’ambiente più minimal e simile all’interfaccia standard di Android. Scelta che ha portato a velocizzare il tempo di apprendimento del Mi 11 e che permette di concentrarsi sulle cose da fare invece di perdere tempo a cercare le funzioni. Solo il pannello Impostazioni ha mantenuto l’aspetto tipico della Miui con una organizzazione delle voci per attinenza.
La Miui di Xiaomi si conferma essere uno degli ambienti più “puliti” e semplici da utilizzare. L’abbinata con Android 11 è perfetta ma l’attesa è tutta sulla release 12.5 che arriverà a marzo e permetterà al Mi 11 di sviluppare il suo reale potenziale. Nel frattempo vi lasciamo vedere nel video alcune delle funzioni software più interessanti dello smartphone.
Reparto fotografico che guarda al cinema su Xiaomi Mi 11 5G
La sezione fotografica di Xiaomi Mi 11 è quella che più cementa lo slogan “Movie Magic”. I tre sensori posteriori sono così organizzati:
- principale da 108 Mpixel (nine binning) in virtù del sensore Samsung Isocell Hm2 (lo stesso del Mi 10T Pro), f/1.85, lunghezza focale 26 mm, stabilizzatore ottico (Ois), autofocus a rilevamento di fase (Pdaf) e lenti 7P;
- sensore ultra grandangolare a 13 Mpixel, f/2.4, scatti con angolo di 120°;
- sensore macro da 5 Mpixel, f/2.4, 50 mm, con messa a fuoco tra 3 e 10 centimetri.
Questo comparto permette di registrare video in 8K Hdr10+: riprodotti direttamente sullo smartphone, in virtù delle doti del display, si può esaltare la componente Hdr10+. La fludità e la resa di registrazione a 8K è buona, tuttavia a nostro giudizio il migliore risultato complessivo si ottiene a 4K. Anche in questo caso, la verifica definitiva è rimandata alla release 12.5 della Miui.
Nel frattempo l’app di scatto propone le funzioni cinematografiche promesse da Xiaomi. Che si concretizzano in filtri per cambiare e personalizzare il colore in tempo reale durante la registrazione di clip. Mentre nel menu Altro si trovano strumenti aggiuntivi alla voce “Effetti da film” con cui si possono ottenere cinque modalità di registrazione derivate direttamente da Hollywood. Più di tutte è interessante la funzione Clona che, nella sua semplicità, permette di ottenere risultati strepitosi posizionando in vari punti dell’inquadratura il soggetto fotografato o ripreso. Mentre gli effetti da film richiedono un po’ di dimestichezza.
Galleria fotografica di Xiaomi Mi 11
Arco della pace, giorno
grandangolo 1x 2x 5x 10x 30x
Contrasti e dettagli
grandangolo 1x 2x 5x 10x 30x
Modalità macro
Foto in notturna su Xiaomi Mi 11
di giorno di notte night mode 2.0, 10x
Foto in controluce
Foto varie a 108 Megapixel

Prestazioni e autonomia di Xiaomi Mi 11
Come vi mostriamo nella nostra video recensione, lo Xiaomi Mi 11 è affidato al più potente processore per Android (lo Snapdragon 888) animato da batteria a 4.600 mAh. L’abbinata è vincente perché il Soc è “gentile” e assicura un’autonomia sufficiente per completare senza sforzi le 24 ore. E nel caso di utilizzi più tranquilli, per esempio durante il weekend, si arriva addirittura a completare il fine settimana con una sola ricarica.
In ogni caso, alla porta Usb-C si collega l’alimentatore a 55 watt che consente di passare da 0% a 100% in circa 45 minuti. Inoltre, Mi 11 supporta la ricarica wireless Qi a 50 watt e permette il reverse charge, ossia di ricaricare altri dispositivi wireless semplicemente adagiandoli sul dorso.