benchmark
PANASONIC

L’occasione è stata ghiotta. Avendo in prova tutti i più recenti smartphone, abbiamo deciso di mettere a confronto i processori di ultima generazione con i loro predecessori usando i benchmark più diffusi: Antutu e Geekbench. Dunque abbiamo preso lo Xiaomi Mi 11 come “campione” per il Qualcomm Snapdragon 888 e il Samsung Galaxy S21 5G (qui trovate la recensione completa) per l’Exynos 2100. Entrambi rappresentano i primi Soc targati 2021 e sono realizzati con processo costruttivo a 5 nm, che riduce il consumo energetico, la produzione di calore e aumenta le performance in quanto è possibile “impacchettare” un maggior numero di transistor. In sostanza si ottengono prestazioni superiori anche perché riducendo le dimensioni si riesce a trovare posto per reparti di gestione dell’immagine, dell’intelligenza artificiale e ad alta specializzazione ben più sofisticati, che permettono di sostenere le esigenze sempre maggiori in termini fotografici, multimediali e di esecuzione del sistema operativo e delle app più impegnative.

All’Exynos 2100 abbiamo dedicato un approfondimento completo in questa pagina: https://igizmo.it/exynos-2100-samsung-promette-potenza-e-bassi-consumi-tutti-i-dettagli-sul-soc/.

Per quanto riguarda lo Snapdragon 888, consigliamo di approfondire la pagina dedicata sul sito di Qualcomm: https://www.qualcomm.com/products/snapdragon-888-5g-mobile-platform

Entrambi sono le più recenti versioni dei Soc per l’appunto di Samsung e di Qualcomm. E vanno a sommarsi alle piattaforme a 5 nm già disponibili sugli iPhone 12 affidati dall’Apple A14 Bionic e al Huawei Mate 40 Pro con Kirin 9000. Sono questi quattro gli unici Soc per smartphone e dispositivi mobili a 5 nm (la cui importanza abbiamo spiegato in questo articolo). L’unico altro processore a 5 nm sul mercato consumer è quello integrato nei più recenti Macbook Air e Pro: l’M1 che ha dato il via alla generazione Apple Silicon. Per la cronaca, tutti sono realizzati con architettura Arm e le generazioni che trovate scritte qui di seguito identificate da Cortex determinano il livello di perfezionamento raggiunto come processo produttivo, efficienza e consumo energetico.

In questa tabella, per comprendere meglio i benchmark di seguito, riassumiamo le caratteristiche tecniche di tutti i Soc in commercio e utilizzati nella stragrande maggioranza degli smartphone e dei tablet con Android e iOS. Questa tabella è derivata dalla nostra maxi comparativa con i benchmark dei 37 migliori smartphone del 2020 (che potete trovare qui). Comparativa che ci è stata utile per ricavare le medie delle prestazioni di Apple A14 Bionic, Snapdragon 865 e 765G, Kirin 9000 ed Exynos 990 per il confronto realizzato in questa sede.

Cortex-X1, il grande protagonista di Snapdragon 888 ed Exynos 2100

Come noterete le due nuove piattaforme di Qualcomm e Samsung hanno una architettura pressoché speculare. La Cpu è perfettamente identica a parte le differenze marginali in termini di frequenza operativa; cambiano il reparto grafico e l’approccio all’unità IA ad alta specializzazione. Mentre per quanto riguarda il supporto alle Lpddr5 c’è una piccola differenza. Samsung propone una variante di Ram ad altissima efficienza, come vi rappresentiamo in questa tabella:

Lpddr4Lpddr5Lpddr5 (Samsung)
Velocità di trasferimento datida 3,733 to 4,266 Gbps4,266 Gbps6,4 Gbps
Capacità4GB, 8GB, 12GB, 16GB, 24GB, 32GB8GB, 12GB, 16GB, 24GB, 32GB, 48GB, 64GB, 80GB, 96GB12GB, 48GB
Alimentazione1,8 / 1,1 / 1,1 V1,8 / 1,1 / 0,6 V1,8 / 1,05 / 0,9 / 0,5 V

Per quanto riguarda, invece, la GPU lo Snapdragon 888 vanta la Adreno 660 che ha una frequenza poco inferiore agli 800 MHz (è a 600 MHz nel caso della 650), è realizzata a 5 nm e ha prestazioni nominali del 30% superiori al quella dello Snapdragon 865. In questa pagina sono specificati i dettagli di tutte le varianti di Adreno: https://en.wikipedia.org/wiki/Adreno.

Sul fronte Exynos 2100, la Mali G78 ha caratteristiche simili come dettagliato in questa pagina: https://en.wikipedia.org/wiki/Mali_(GPU)

Ma il vero protagonista di entrambi i Soc è il nucleo Cortex-X1 che permette ai due processori di spiccare prestazioni nettamente superiori alle edizioni precedenti di Exynos e Qualcomm. Nella fattispecie, X1 si basa sullo stesso progetto del Cortex-A78 (https://en.wikipedia.org/wiki/ARM_Cortex-A78) solo sbilanciato totalmente verso la “forza bruta”. È quindi un core di pure prestazioni, tanto che riesce a trattare ben 5 istruzioni e 8 milioni di operazioni per ciclo. Potenza pura, se si considera che riesce a gestire lunghe sequenze di codici in un singolo ciclo di clock e ha unità di elaborazioni più solide. Questo gli permette di garantire prestazioni fino al 30% superiori nel trattamento dei calcoli con numeri interi e del 100% maggiori per il machine learning rispetto al Cortex-A77 (che era il nucleo ad alte performance dello Snapdragon 865). In più, la sezione Cpu di Snapdragon 888 ed Exynos 2100 sfrutta un nuovo sistema dinamico di gestione dei core, che possono essere attivati in modo asincrono e tramite lo scheduler rinnovato è possibile ottenere maggiore flessibilità, che si trasforma in performance superiori. Per chi volesse approfondire: https://en.wikipedia.org/wiki/ARM_Cortex-X1.

Poi certo, la perfetta simbiosi tra iOS e Apple A14 Bionic permette all’iPhone 12 di ottenere prestazioni nettamente superiori. Ma perché le due componenti, hardware e software, sono realizzate in perfetta armonia e sinergia. Non c’è nessuna nuova notizia in questo e continuare a sottolinearlo è pura volontà di ottenere effetto “click baiting” o di inventare la famosa news fantasma. Nei test che vi proponiamo qui di seguito, noterete il notevole passo in avanti fatto sia da Qualcomm sia da Samsung nelle prestazioni: ed è questo che ci si aspetta dalle nuove generazioni.

Benchmark di Qualcomm 888 ed Exynos 2100

Iniziamo con Geekbench, sommando i risultati ottenuti dalle misurazioni in single core, multi core e Gpu. Si noti come sia l’888 sia l’Exynos 2100 producano risultati nettamente superiori rispetto alla precedente generazione, in particolare per quanto riguarda il multi core e la Gpu. In questo test Samsung Exynos 2100 supera (e non di poco) Qualcomm Snapdragon 888 in virtù di un reparto grafico più efficiente.

Con Antutu si ottiene una misura complessiva dell’efficienza dello smartphone, perché l’insieme hardware e software è sottoposto a una serie di test sintetici che danno un valore unico e identificativo delle qualità del device. Sorprende il risultato di Snapdragon 888 che supera l’Apple A14 Bionic. Che, a sua volta, stacca di poco l’Exynos 2100. Le nuove generazioni superano agilmente la media delle precedenti: questo è il segnale che volevamo.

Infine, abbiamo combinato i test per produrre il grafico complessivo con punteggi che eleggono lo Snapdragon 888 il migliore Soc del momento, superiore anche all’Apple A14 Bionic per potenza pura. L’Exynos 2100 è la terza forza di questa comparativa, finalmente in grado di rivaleggiare con i top di gamma. È sufficiente un po’ di fine tuning sull’ottimizzazione che Samsung attua in Android per ottenere risultati maggiori. Sulla carta, Exynos 2100 e Snapdragon 888 hanno il potenziale di ottenere i medesimi valori nei benchmark.

Dati grezzi dei benchmark

Per completezza d’informazione, riportiamo i dati grezzi delle misurazioni dei benchmark.