
Stando ai dati rilevati da QBerg, nel mese di marzo 2022 l’Indice dei Prezzi Tecnologici (IPT) praticati dagli store italiani continua la stabilizzazione già in corso a febbraio e raggiunge quota 107,33 punti, con una contrazione realmente minima (-0,08 punti) rispetto al mese scorso. È invece sempre elevato, per il terzo mese consecutivo, l’incremento tendenziale dell’IPT che, rispetto a marzo 2021, registra un aumento di 3,77 punti.

(Ultimi 48 mesi)

(Ultimi 48 mesi)
Così come già rilevato nel mese di febbraio da QBerg, l’invarianza dell’IPT congiunturale di marzo non è uniforme fra i diversi settori tecnologici, ma soprattutto all’interno degli stessi comparti fra le diverse categorie di prodotti. All’interno di ogni settore vi è almeno una categoria di prodotti che frena la crescita dei prezzi complessivi del settore
Nel dettaglio, rispetto a febbraio, sono in crescita i settori:
- Comunicazione, con incrementi marcati per Telefonia Fissa +5,50 punti di IPT, Telefonia Mobile +4,35 e Networking\Smart Home +4,08 frenati, tuttavia dalla performance negativa rispetto a Febbraio 2022 dei Wearable -0,31 punti di IPT;
- Entertainment, che registra una crescita per gli Accessori AV (+3,54 punti di IPT) l’Home Entertainment (+3,14) e Foto (+2,80), ma anche una contrazione della categoria AudioVideo (-2,08 punti)
- Elettrodomestici, che fanno registrare un aumento per il GED Built-in di 2,95 e un leggero incremento della categoria PED (+0,69), ma anche una diminuzione dell’importante categoria GED di 0,90 punti di IPT
- Trattamento, nel quale alla crescita dei prezzi dei prodotti della categoria Trattamento Aria (+6,44 punti di IPT) fa da contraltare la diminuzione di quelli del Trattamento Acqua (-1,95)
In controtendenza negativa, rispetto a tutti gli altri settori, il comparto Informatica. Sia l’Hardware (-0,80 punti di IPT) sia soprattutto le Periferiche IT (-3,60) fanno registrare contrazioni di prezzi rispetto allo scorso mese di febbraio 2022. Se è possibile fare dei distinguo nell’evoluzione congiunturale dei prezzi rispetto a febbraio 2022 dei diversi comparti e delle diverse categorie di prodotti, molto più semplice è l’analisi dell’evoluzione tendenziale dei prezzi rispetto a marzo 2021: vi è una crescita marcata e costante di tutti i comparti e di quasi tutte le categorie di prodotti.
I maggiori aumenti (tutti in doppia cifra) per il secondo mese consecutivo sono rilevabili per alcune categorie di prodotto che anche a febbraio erano fra quelle con gli aumenti anno su anno maggiori (Periferiche IT +25,02 punti, Telefonia Fissa +22,84 punti, Trattamento Aria +11,83 punti, Ped +10,61) alle quali questo mese si sono aggiunte anche la categoria Networking\Smart Home (+13,26 punti di IPT rispetto a Marzo 2021) e gli Accessori AV (+11,13 punti).
Relativamente più contenuti, invece, gli aumenti anno su anno delle altre categorie di prodotti (GED, GED Built-in, Foto, Trattamento Acqua e Telefonia Mobile) con incrementi varianti da +8,54 a +3,20 punti rispetto a marzo 2020, sempre secondo i dati di QBerg. In negativo nel confronto dell’IPT anno su anno, solo tre categorie: Wearable (-5,39 punti), Hardware (-1,35) e AudioVideo (-0,28).

(Ultimi 2 mesi; ultimo mese vs. anno precedente)
I prezzi delle famiglie tecnologiche secondo QBerg
Il settore che più di altri ha movimentato l’IPT, secondo i dati di QBerg, fornendo spinte contrapposte, nel mese di marzo 2022 è stato quello dei Grandi Elettrodomestici: da una parte, infatti, alcune famiglie del GED a libera installazione, hanno registrato performance congiunturali negative rispetto a Febbraio (Congelatori -3,75 punti; Asciugatrici -1,94 punti e Frigoriferi -1,78) dall’altra il GED Built-in, in quasi le stesse famiglie ha registrato incrementi consistenti (Congelatori +7,84 punti; Frigoriferi +3,35 e Lavastoviglie +4,23).
Nell’analisi del comportamento congiunturale (rispetto a febbraio 2022) dei prezzi delle famiglie tecnologiche è interessante rilevare come:
- nessun prodotto PED, che nei mesi scorsi sono stati il traino del rialzo dei prezzi, è fra quelli che hanno avuto i principali rialzi nel mese di marzo, anzi Cappuccinatori (-4,82 punti, anche se questa famiglia fa registrare il massimo rialzo tendenziale dell’IPT rispetto a marzo 2021 con un elevato +30,81 punti) e gli Aspirapolvere (-2,08 punti) hanno registrato variazioni negative dei prezzi;
- l’Entertainment fa rilevare aumenti interessanti in svariate famiglie prodotto (Diffusori Audio +3,54 punti, Home Cinema +3,50 e Consolle per Videogiochi, +3,14);
- entrambi i prodotti di Telefonia sia Cellulari (+4,35) che Cordless (5,56 punti ed anche +22,95 su base tendenziale) evidenziano incrementi importanti;
- due prodotti fondamentali per l’intera industry della consumer technology (e per l’evoluzione dell’IPT) quali TV Flat e Notebook fanno invece registrare contrazioni marcate sia a livello congiunturale (rispettivamente -2,46 e -2,40) che a livello tendenziale (-9,87 e -22,60 punti di IPT)
A livello tendenziale, secondo QBerg, rispetto a marzo 2021 è importante segnalare le performance di alcuni prodotti PED e di alcune Periferiche che, anche se nel loro insieme hanno limitatamente influenzato i prezzi del mese di Marzo, continuano, tuttavia a far registrare incrementi molto elevati su base tendenziale per alcune famiglie di prodotti. Rispetto a marzo 2021, infatti, sono ben 5 i prodotti PED che hanno avuto un incremento superiore ai 15 punti di IPT; oltre ai già citati Cappuccinatori, si segnalano le Macchine da Caffè, le Apparecchiature da Cucina e per la Cottura e i Rasoi Donna. Mentre nel comparto Periferiche, si segnalano incrementi in doppia cifra per i Monitor (+17,10 punti di IPT) e soprattutto per Stampanti B\N (+21,38) e Multifunzione (+26,39).

(Ultimi 2 mesi; ultimo mese vs. anno precedente)

(Ultimi 2 mesi; ultimo mese vs. anno precedente)
Le principali conclusioni di QBerg
La consumer technology appare, perlomeno a marzo 2022, immune dalle spinte inflazionistiche che invece investono quasi tutti i settori della nostra vita quotidiana: i prezzi nei negozi italiani di tecnologia sono rimasti sostanzialmente stabili in relazione a quelli proposti a febbraio.
Svariati possono essere i fattori di tipo endogeno, che hanno indotto questa stasi dei prezzi:
- un accorto restocking da parte dei rivenditori che, presumendo una minore disponibilità di spesa dei consumatori, hanno privilegiato, per il riassortimento, prodotti a costo medio più contenuto
- l’introduzione di linee di prodotto (soprattutto nel settore Hardware) con un costo complessivo inferiore
- l’innovazione delle aziende produttrici di tecnologia, che consente di proporre nuovi prodotti\linee di prodotti a prezzi stabili o leggermente inferiori dei prodotti precedenti
Questi fattori, e le dinamiche di pricing fra aziende produttrici di tecnologia e rivenditori, possono contribuire a smorzare l’effetto della complessiva inflazione, ma il quadro complessivo dei prezzi resta comunque in forte divenire, perché nello scenario attuale, vi sono indubbi fattori esogeni alla consumer technology che fanno o faranno sentire in maniera marcata il loro peso nei prossimi mesi sui prezzi dei prodotti tecnologici:
- l’incertezza dei consumatori italiani, che ancora devono definitivamente superare gli effetti del Covid e che adesso si ritrovano un ulteriore e importante elemento di destabilizzazione nell’indefinitezza della durata temporale e dell’ampiezza militare della guerra in Ucraina;
- la carenza di microchip, che non è terminata, che ha degli effetti su categorie\famiglie di prodotti che continuano ad aumentare, in particolare nel confronto anno su anno, i loro prezzi;
- la supply chain che nei prossimi mesi potrebbe essere rallentata per motivi politico\militari e che potrebbe far diminuire la produzione e\o la presenza di alcuni prodotti nei punti vendita, con un conseguente aumento dei prezzi;
- i prezzi della componente energia (benzina, elettricità, gas) che sono la causa primaria dell’attuale inflazione generale, inizieranno presumibilmente a far sentire i loro effetti sui singoli punti vendita con aumenti dei prezzi di trasporto dei prodotti ai magazzini (che potrebbe indurre una riduzione degli stock dei prodotti a maggior volume fisico) e nell’aumento dei costi per l’illuminazione dei negozi.
Per quanto tempo i rivenditori di tecnologia riusciranno a non aumentare i prezzi dei prodotti in esposizione? Con quali strategie si confronteranno con questi nuovi scenari per salvaguardare fatturati e margini? Risponde QBerg: “L’unica certezza è che ci attendono mesi sull’ottovolante”.