
Microsoft è pronta ad accelerare. Il colosso di Redmond conferma la volontà di giocare a tutto campo, ingrossando la ‘shopping list’ sulla strada delle acquisizioni. In attesa che le varie autorità Antitrust esprimano il verdetto in merito alla questione Activision Blizzard (con 68 miliardi di dollari messi sul piatto), il ceo Saty Nadella è schierato in prima linea. Per quanto – se la spuntasse il blocco auspicato dalla FTC statunitense – la vicenda del publisher che edita e pubblica (con successo planetario) il franchise Call of Duty potrebbe rappresentare un brusco stop, d’altro canto le mire espansionistiche di Microsoft andrebbero a indirizzarsi verso altri approdi non meno rilevanti.
Microsoft e la “partnership” con Neftflix
Dall’altra parte dell’Oceano ne sono convinti molti analisti. Così, come evidenziato dall’agenzia Reuters, ecco che all’orizzonte si profilerebbe una nuova operazione che nel mirino collocherebbe il colosso dello streaming Netflix. Il gruppo di Los Gatos – che sta riprendendo fiato dopo un primo trimestre 2022 in affanno – ha un valore strategico per Redmond sicuramente apprezzabile e forse apparirebbe un’opzione meno complicata da far “digerire” sia dalle parti di Washington, sia nei palazzi europei di Bruxelles. Come evidenzia Reuters, Microsoft vanta un valore di mercato di 13 volte superiore a quello del gruppo dello streaming, per il quale sarebbe possibile una sorta di “premio” di valutazione del 30%, anche se sarebbe complicato attivare un rilevante risparmio dei costi. Lo scenario considerato “possibile” (per non dire “probabile”) si rifà al legame già in essere dopo che Netflix ha scelto Microsoft come partner pubblicitario per un nuovo servizio di abbonamento supportato dalla pubblicità. Il presidente di Microsoft, Brad Smith, fa parte del consiglio di amministrazione dell’azienda di streaming. Netflix ha i suoi grandi progetti nei giochi ha acquisito lo sviluppatore Spry Fox, il suo sesto studio interno. Insomma, una combinata streaming tra contenuti Tv e videogame non appare così difficile da ipotizzare. Gli acquisti realizzati da Microsoft a partire dal 2014 sono stati roboanti e significativi: dai 2,5 miliardi di dollari per Minecraft a LinkedIn per 26 miliardi di dollari, senza dimenticare lo sviluppatore di software di riconoscimento vocale e intelligenza artificiale Nuance per 20 miliardi di dollari. E siccome le disponibilità finanziarie per il colosso non mancano, ecco che l’ipotesi Netflix non appare così campata per aria.