
Le principali criptovalute – dopo che le autorità statunitensi hanno annunciato l’intenzione di limitare le conseguenze del crollo della Silicon Valley Bank (SVB) la cui filiale inglese è stata acquistata da Hsbc – si sono stabilizzate nel loro valore. L’intervento delle autorità statunitensi (anche a protezione dei depositi che sono tornati accessibili ai clienti dell’istituto) ha generato, ieri, domenica, una serie di misure di emergenza per rafforzare la fiducia nel sistema bancario dopo che il fallimento di SVB ha minacciato di innescare una finanziaria più ampia. A dirla tutta le tensioni sulle piazze finanziarie sono ben evidenti. I focolai non sono affatto spenti con gli indici europei che ha metà giornata sono pesantemente in rosso.
Criptovalute: Bitcoin in recupero

L’aumento dei tassi di interessi americani determinati dalla Fed per ricondurre l’inflazione entro parametri assai più contenuti ha prodotto effetti pesanti sul sistema delle aziende tecnologiche, start-up incluse. In attesa di verificare se – a seguito degli acquisti sul reddito fisso – le banche centrali Fed e Bce decideranno di frenare (seppur temporaneamente) l’attuale stretta di politica monetaria, i trend di metà giornata per le criptovalute sono a tinte verdi, dunque in recupero. Rialzi per il valore tra il 7% e l’8% per Bitcoin, Ethereum e BNB. Così come Circle, società attiva nel settore delle valute digitali e in particolare delle stablecoin, ha rassicurato gli investitori sulla stabilità delle proprie attività. Gli occhi ora sono puntati sulle piazze americane: a Wall Street, come reagiranno gli indici Doiw Jones e Nasdaq?