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RUSSELL HOBBS

Intel, il colosso Usa produttore dei chip, è stata multata di 376 milioni di euro da parte dell’Antitrust Ue. La sanzione deriva a seguito di una causa legata alla pratica anticoncorrenziale attivata per bloccare i competitor.  Una sanzione iniziale record di 1,06 miliardi di euro nel 2009 per il reato e altre pratiche è stata comminata lo scorso anno dal Tribunale di Lussemburgo. La corte, tuttavia, ha concordato con la Commissione Europea che Intel ha illegalmente escluso i rivali dal mercato, il che ha spinto l’autorità Antitrust Ue a riaprire il caso.

Intel, la “vecchia” sentenza

La sentenza del 2009 accusava Intel di aver bloccato la rivale AMD (Advanced Micro Devices). L’organismo di vigilanza di Bruxelles ha affermato di aver reimpostato un’ammenda per pratiche tra novembre 2002 e dicembre 2006, quando Intel pagò HP, Acer e per fermare o ritardare la rivale. La Commissione ha dichiarato in una nota: “Il Tribunale ha confermato che le palesi restrizioni di Intel equivalgono ad un abuso di posizione dominante sul mercato ai sensi delle regole di concorrenza dell’Ue”. Intel ha detto che sta valutando le opzioni per una replica, evidenziando in un comunicato. “Stiamo analizzando la decisione e l’importo della sanzione per determinare i possibili motivi e le prospettive di successo di un ricorso alle corti europee”. Il colosso Usa dei chip è attualmente in attesa dell’approvazione della Commissione per quasi 10 miliardi di euro di sussidi statali tedeschi per costruire un impianto di produzione di chip in Germania. La Commissione ha presentato ricorso contro le altre parti della sentenza del Tribunale dello scorso anno relativa agli sconti condizionati offerti da Intel presso la Corte di Giustizia Ue, la massima corte europea.