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RUSSELL HOBBS

“La scelta strategica di MediaWorld di entrare nel mercato del Retail Media è importante perché vogliamo impostare meccanismi di monetizzazione on-line al fine di permettere ai partner di promuovere i prodotti sfruttando l’esperienza di navigazione del nostro sito di e-commerce”, spiega in esclusiva a Touch Journal (il mensile trade pubblicato da Nelson Srl, la casa editrice di iGizmo.it) da Vittorio Buonfiglio, chief operating officer di MediaWorld. Che continua: “La finalità principale è aumentare la conversion, offrendo un’opportunità unica ai brand per presentare i prodotti e assicurando agli specifici modelli superiori possibilità di risalto, visibilità agli occhi del consumatore e, quindi, finalizzazione dell’acquisto”.

Serve una piccola digressione sul Retail Media, che per MediaWorld rappresenta una piattaforma dedicata ai partner per presentare brand e prodotti conferendo elevati standard di importanza e visibilità, così da ridurre la “distanza” dal cliente finale in un ambiente familiare a quest’ultimo. Il Retail Media permette di misurare l’impatto della pubblicità cross-funnel, direttamente nell’ecosistema digitale o fisico del retailer, ossia on-site e off-site. L’opportunità è gigantesca. Nel 2021 il valore del Retail Media a livello globale ammontava a 77 miliardi di dollari, pari al 20% del valore totale dell’advertising on-line.

Secondo le stime, entro il 2024 questa cifra aumenterà fino a 143 miliardi di dollari, pari al 27% del valore totale. Sulla scia di questo scenario, Vittorio Buonfiglio spiega che l’insegna sta operando in un “mercato in fortissima espansione che ha la possibilità di garantire all’azienda una notevole crescita nei prossimi anni. L’obiettivo di MediaWorld nel lungo periodo è di integrare completamente il progetto di Retail Media all’interno degli strumenti di digital marketing di cui disponiamo, il tutto per generare una nuova leva di comunicazione orientata al 100% all’incremento della conversion. Volendo raccontare la roadmap che abbiamo ideato, il punto di inizio del progetto globale come Gruppo MediaMarket è a settembre 2022; in Italia l’implementazione è iniziata a fine dicembre 2022 e la ‘starting date’ effettiva coincide con inizio 2023. Siamo nelle prime fasi di sviluppo del sistema, dopo avere sperimentato per sei mesi la piattaforma e ora analizziamo i dati per andare a regime nelle prossime settimane”. 

Le quattro soluzioni di Retail Media

Entrando nello specifico, sono quattro le soluzioni che i partner hanno a disposizione per attivare i progetti di Retail Media con MediaWorld. Nella fattispecie: Spa (Sponsored Product Advertising), Sba (Sponsored Brand Advertising), A+ Content e “Consideration and Action Report”. Vediamole singolarmente. Con Spa (Sponsored Product Advertising) si persegue l’obiettivo di aumentare la conversion dei prodotti che sono inseriti nelle campagne, mostrandoli in posizioni di massima visibilità a utenti con un’alta probabilità di acquisto, convertendo l’interesse in vendite.

Quest’integrazione ha già permesso di ottenere un forte impatto sulle vendite online, raggiungendo un’incidenza media del 20%. Al momento MediaWorld mette a disposizione 3 posizionamenti (prima, seconda e quinta posizione) all’interno delle pagine di catalogo e nella pagina di ricerca del sito. Ulteriori posizionamenti (HP, PDP, Cart) sono attesi entro la fine dell’anno. Poi c’è il Sba (Sponsored Brand Advertising) con cui si promuove il marchio tramite banner sul sito con l’obiettivo di aumentare la brand awareness e, di conseguenza, la relevance del brand.

Interessanti gli A+ Content, perché offrono la possibilità di rendere i contenuti di reach media direttamente accessibili all’utente, senza necessità di ulteriori click, dando la possibilità di includere maggiori dettagli allo scopo di convincere l’utente che il prodotto sia quello giusto. Infine, i “Consideration and Action Reports” sono resoconti che permettono ai partner di tenere traccia e comparare le performance delle pagine prodotto (Consideration Report), oltre che di scoprire quali pagine prodotto portano maggiore conversion e di re-targetizzare (Action Report) i consumatori che hanno abbandonato il carrello. 

Conclude Vittorio Buonfiglio: “Queste quattro soluzioni sono state annunciate nello stesso periodo a settembre per tutti i Paesi in cui opera il Gruppo MediaMarket. In Italia siamo partiti a dicembre perché abbiamo dovuto aggiornare la piattaforma, identica per tutti, che ha richiesto il rilascio del nuovo sito e che ora è completamente integrato con gli strumenti di Retail Media. Questa nuova leva strategica e commerciale, che parte dal digital, avrà riflessi anche sui punti vendita e sui volantini ma questo è un discorso che rimandiamo al prossimo futuro. Posso accennare al fatto che ci sono strumenti ad hoc pensati per il canale fisico e che si intonato con il Retail Media. Tutto ciò ci pone nella vantaggiosa posizione di essere il primo retailer in Italia nella consumer electronics a vantare queste tecnologia e una piattaforma completa di Retail Media. Già da questi primi mesi stiamo raccogliendo risultati importanti: allo stato attuale, una campagna di questo tipo porta addirittura a un Roas medio fino al 2.400%, proprio perché operiamo con un sito specializzato nell’elettronica di consumo e che quindi interagisce con un consumatore preparato, predisposto e attento. Ribadisco ancora il peso e l’efficacia anche in termini di conversion, che si attesta a un incremento medio del 20%”.