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RUSSELL HOBBS

FTC (l’Antitrust Usa) contro Amazon a pochi giorni dalle accuse che hanno già colpito il colosso delle accuse che hanno colpito il gruppo di Seattle per il servizio Prime. Questa volta la Federal Trade Commission – stando a quanto riferito da Bloomberg dai documenti visionati – nelle prossime settimane dovrebbe formalizzare le accuse nei confronti del colosso di e-commerce per la questione del marketplace. O meglio, per abuso di posizione dominante avendo (dice l’ente guidato da Lina Khan) avrebbe punito coloro che scelgono di non usare i servizi logistici della piattaforma stessa. L’accusa relativa – secondo la quale Amazon avrebbe privilegiato quei retailer che sfruttano la piattaforma e si servono dei servizi logistici del colosso – avrebbe alle sue spalle un iter lungo, dal momento che le prime notifiche di indagine risalgono al 2019. La faccenda, dall’altra parte dell’Oceano, è considerata a dir poco rilevante. Nell’ultimo anno e mezzo la FTC non ha fatto sconti: anzi, non ha perso occasione per indagare in modo serrato svariate Big Tech. E c’è chi sostiene che con questi nuovi capi di imputazione, l’Antitrust Usa vorrebbe addirittura indurre Amazon a cambiare modello di business. 

FTC: le accuse anche per il servizio Prime e la replica di Amazon

Come accennato nei giorni scorsi a finire sotto la lente di ingrandimento dell’ente era toccato al servizio Prime, “reo” di aver violato il cosiddetto Restore Online Shoppers’ Confidence Act, ingannando i consumatori americani, vale a dire inducendoli con mezzi inappropriati a iscriversi al servizio a pagamento per ritiro e consegna, per poi ostacolarne i tentativi di cancellazione. Il colosso dell’e-commerce aveva replicato in modo netto, tramite un portavoce: “Le affermazioni della FTC (Federal Trade Commission) sono false sia dal punto di vista dei fatti che dal punto di vista legale. La verità è che i clienti amano Prime, e il nostro servizio è progettato affinchè possa essere facile e chiaro sia iscriversi che cancellare l’iscrizione a Prime. Come avviene per tutti i nostri prodotti e servizi, ascoltiamo costantemente il feedback dei clienti e cerchiamo di migliorarne l’esperienza. Questo diventerà ancora più evidente durante lo svolgimento del caso. Ci preoccupa anche il fatto che la FTC abbia annunciato questa azione senza averci fornito alcun preavviso, mentre stavamo discutendo con personale della FTC per supportare la piena comprensione dei fatti, del contesto e delle questioni legali, e senza avere avuto l’opportunità di parlare con i Commissari stessi prima dell’avvio della causa. Sebbene l’assenza di questo tipo di coinvolgimento sia estremamente deludente, siamo fiduciosi di poter dimostrare la nostra posizione in tribunale”.