
Amazon e l’Antitrust Ue – secondo quanto riferito dal quotidiano economico Financial Times – avrebbero trovato un punto di accordo un sul tema delle cosiddette pratiche commerciali scorrette nei confronti dei competitor, con al centro le buy box. Il colosso dell’e-commerce, al fine di evitare pesanti e possibili sanzioni (incappando in una procedura formale per violazione delle regole comunitarie sulla concorrenza, che potenzialmente potrebbe sfociare in multe fino al 10% dei ricavi annui di gruppo), si impegna stando ai rumors provenienti da Bruxelles a incrementare la visibilità dei prodotti dei merchant competitor, assicurando e garantendo al contempo parità di trattamento nelle sue buy box, che a loro volta cubano la parte più rilevante degli acquisti sul sito.
Amazon e l’accordo con la Ue a beneficio di competitor e clienti
L’accordo tra Amazon e l’Ue logicamente rappresenta una sorta di pietra miliare a fronte dei nuovi provvedimenti posti in essere dalla Commissione guidata da Ursula von der Leyen (a partire dal Digital Markets Act) che ha messo al centro le regole della competitività e della trasparenza in un mercato sempre più digitale, al fine di arginare il potere delle Big Tech. Stando a quanto siglato, da parte sua Amazon prevederebbe una nuova opzione per i consumatori sul sito di Amazon. Al contempo, i venditori membri di Amazon Prime non saranno più obbligati a utilizzare esclusivamente la logistica del colosso e-commerce, ma avranno la possibilità di negoziare le condizioni di consegna anche con altri servizi. L’ufficializzazione dell’accordo, segnala il Financial Times, dovrebbe arrivare il prossimo 20 dicembre. Se così sarà, come auspicato nelle sedi Ue, sarà il frutto di un percorso che ha visto la Commissione instradare un’indagine coinvolgendo anche i competitor e i clienti del gruppo di commercio online per definire pratiche corrette e rispettose in termini di competitività.