
Arm, società britannica produttrice di chip, alla viglia del debutto alla borsa Usa di Wall Street di oggi 14 settembre, per una valutazione complessiva di mercato per un valore 52,3 miliardi di dollari. L’Ipo (la cosiddetta offerta pubblica iniziale) permetterà di raccogliere 4,9 miliardi di dollari in favore di SoftBank (guidata dal ceo Masayoshi Son, che nel 2016 l’ha pagata 36 miliardi di dollari quando aveva deciso di acquisirla), che ha offerto il 9,4% delle azioni della società britannica, della quale controllerà il 90% delle azioni della società.
Arm e l’interesse di Apple & C. per i suoi chip
La società Arm è al centro, dunque, di una rilevante operazione finanziaria, oltre che industriale. Sull’azienda, del resto, si sono concentrate le attenzioni di numerosi gruppi delle tecnologie, in qualità di clienti per quel che concerne i chip di Arm. Tra le Big Tech figurano Apple, Google, Nvidia, Samsung, Intel e Tsmc, le quali hanno manifestato pubblicamente l’intenzione di acquistare azioni di Arm: il tutto per un valore per un valore di 735 milioni di dollari al prezzo della suddetta Ipo. In particolare, il colosso di Cupertino ha firmato un nuovo accordo con Arm per la tecnologia dei chip che si estenderà oltre il 2040.