
La proliferazione di teorie e supposizioni non accenna a fermarsi. E, anzi, aumenta di giorno in giorno, con ipotesi tutte da verificare sulle novità della prossima generazione di iPhone e così via. I fatti riscontrabili su Apple sono solo pochi: un incremento sostanziale del fatturato generato dai servizi (come vi abbiamo dettagliato in questo articolo), una riduzione reiterata degli ordini di produzione di smartphone con anche richiesta di abbassamento dei rifornimenti di componenti da parte dei partner e un incremento degli sconti e delle promozioni.
In questo ampio scenario fatto di efficienza su più fronti, dai siti bene informati sulle dinamiche interne all’azienda di Cupertino arriva la conferma che le operazioni promozionali sono solo all’inizio. Si prevedono altri tagli e ancora maggiori incentivi di rottamazione dei vecchi iPhone per il passaggio a quelli nuovi.
Magazzini pieni
Soprattutto in Paesi dove la fornitura di stock è decisamente sopra i livelli di guardia. In Cina, per esempio, la situazione è definita da “codice rosso” perché i magazzini sono pieni di iPhone. Dunque i programmi di incentivo derivati dalla supervalutazione dell’usato dovrebbero essere potenziati. Il rischio, troppo grande per Apple, è di perdere base installata in uno dei Paesi a più alto potenziale di fatturato.
Secondo alcuni analisti, gli incentivi più forti arriveranno nel prossimo futuro soprattutto sugli iPhone XR. In Italia la situazione è altrettanto articolata: alcuni distributori hanno una bassa rotazione di vendita dei Melafonini, con una forte esposizione di magazzino a fronte di mancati guadagni. Dunque è lecito attendersi anche da noi azioni di incentivazione all’acquisto del più recente modello.
Streaming video
Nel frattempo si profila all’orizzonte la necessità di Apple di continuare a fare fruttare i servizi. Da qui l’ipotesi di una imminente acquisizione di un “fornitore di contenuti” tale da strutturare un rivale di Netflix legato al mondo iOS (simile ad Apple Music rispetto a Spotify). I nomi in predicato di essere nelle mire di Apple sono notevoli: Lionsgate e Sony Pictures, oltre alla società A24 già partner di Cupertino. Probabili anche Cbs e Mgm Studios.
Non fatevi trarre in inganno: Apple non sta vendendo iPhone ma servizi