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Davanti al contagio dell’ormai celeberrimo Coronavirus, a ritornare sono gli insegnamenti delle nonne e delle mamme. A partire dal famoso: “Ma te le sei lavate le mani?”.
“Ma te le sei lavate le mani?”

In tempi di crisi, serve responsabilità, una massiccia dose di buon senso, ma anche un po’ di spensierata leggerezza (nel senso più positivo del termine, non intesa come superficialità). Ecco, allora, che davanti al contagio dell’ormai celeberrimo Coronavirus, a ritornare sono gli insegnamenti delle nonne e delle mamme. A partire dal famoso: “Ma te le sei lavate le mani?”. Il mantra che ha caratterizzato l’infanzia di ognuno di noi. La frase che ci saremo sentiti ripetere un miliardo di volte, davanti a un fumante piatto di pasta fatta in casa, di ritorno da un pomeriggio di gioco con gli amici, e in mille altre occasioni. Nei giorni della paura contagio, quel piccolo gesto è ritornato sulla bocca di tutti. E più che mai ci rendiamo conto quanto preziosi siano gli insegnamenti cui ognuno di noi un tempo replicava con uno sbuffo o con malcelato fastidio. Ma ritorniamo proprio sul gesto del lavarci le mani: qual è la corretta procedura da seguire? Vogliamo spiegarlo, con quel po’ di spensierata leggerezza che serve oggi e a suon di musica.

La procedura ufficiale da seguire

Lavarsi le mani: un gesto semplice, ma che richiede molta cura. Qui di seguito, l’esatta procedura spiegata dal ministero della Salute affinché l’azione porti a un effettivo beneficio.

Già, perché sciacquarsi le mani sotto l’acqua, strofinandole sbrigativamente con un po’ di sapone non basta. Serve metterci metodo e procedere almeno per 40 secondi con il gesto. E qui arriva il nostro consiglio: come contare quei fatidici 40 secondi senza guardare l’orologio? 

Le canzoni per prevenire il Coronavirus

L’ispirazione ci arriva dagli Usa, dove il suggerimento più diffuso per lavarsi le mani con metodo e sconfiggere il Coronavirus è quello di canticchiare nella propria testa per due volte di seguito il popolare motivetto “Happy Birthday”.

A furia, però, di ripetere questo gesto, anche il più scrupoloso e attento tra noi si annoierebbe a morte nell’avere un solo motivetto da poter usare come riferimento. Ecco, allora, una lista di canzoni (suggerite da un tweet della giornalista Usa Jen Monnier) con un ritornello che dura attorno ai 20 secondi. Le hit ideali da poter replicare per un lavaggio mani ogni volta diverso.

Il primo ritornello che vi suggeriamo contro il Coronavirus è quello di una celebre hit di Queen Bee, l’attuale indiscussa regina della musica internazionale: Beyoncé. La sua “Love on top” si presta perfettamente, come potete ascoltare:

Ecco le parole da fissarsi bene a mente per dare ritmo a ogni gesto di prevenzione:

“Baby it’s you / You’re the one I love / You’re the one I need / You’re the only one I see / Come on baby it’s you / You’re the one that gives your all / You’re the one I can always call / When I need to make everything stop / Finally you put my love on top”

Un secondo classico che può tornare utile arriva dai Fleetwood Mac, storico gruppo rock statunitense da 100 milioni di album venduti nel mondo. La loro “Landslide” accompagnerà dolcemente ogni gesto:

Per ripassare il coro principale:

“Well, I’ve been afraid of changin’ / ‘Cause I’ve built my life around you / But time makes you bolder / Even children get older / And I’m gettin’ older too”

Per un lavaggio delle mani funky, l’artista cui rivolgersi è l’indimenticato Prince. La sua “Raspberry Beret” è proprio quel che fa al caso:

“She wore a raspberry beret / The kind you find in a secondhand store / Raspberry beret / And if it was warm she wouldn’t wear much more / Raspberry beret / I think I love her”

Per un lavaggio di mani struggente, invece, è la regina della country music, Dolly Parton, a venire in soccorso. La sua “Jolene” non è solo una delle canzoni più note al grande pubblico di tutti i continenti, ma presenta anche un ritornello perfetto per tenere il tempo nel nostro speciale caso:

“Jolene, Jolene, Jolene, Jolene / I’m begging of you please don’t take my man / Jolene, Jolene, Jolene, Jolene / Please don’t take him just because you can”

Si tratta, invece, di una hit del momento un’altra canzone al top delle classifiche e che può fare al caso nostro per sconfiggere il Coronavirus con metodo. È “Truth Hurts”, del fenomeno del rap statunitense Lizzo. Ecco il video della vulcanica performer per prendere il ritmo:

“Why men great ‘til they gotta be great? / Don’t text me, tell it straight to my face / Best friend sat me down in the salon chair / Shampoo press, get you out of my hair / Fresh photos with the bomb lighting / New man on the Minnesota Vikings / Truth hurts, needed something more exciting / Bom bom bi dom bi dum bum bay”

Gli ultimi tre suggerimenti che vogliamo darvi contro il Coronavirus arrivano direttamente dagli anni ’80. Il primo è con gli ecclettici Toto e la loro celebre hit “Africa”. Di seguito il video per un ripasso e la strofa del ritornello da ricordare:

“It’s gonna take a lot to drag me away from you / There’s nothing that a hundred men or more could ever do / I bless the rains down in Africa / Gonna take some time to do the things we never had”

Altro tuffo nel pieno degli anni ’80 è con Belinda Carlisle e la sua famosissima “Heaven Is A Place On Earth”. Una canzone facile da tenere a mente e che batte il tempo alla perfezione per il nostro scopo:

“Ooh, baby, do you know what that’s worth? / Ooh, heaven is a place on Earth / They say in heaven love comes first / We’ll make heaven a place on Earth / Ooh, heaven is a place on Earth”

L’ultima hit che vi suggeriamo non vi farà solo tenere il tempo, ma probabilmente anche scatenare in danze quando la canterete. È “Karma Chameleon” dei Culture Club, storica band guidata da Boy George. Buon ascolto e buon lavaggio delle mani:

“Karma, karma, karma, karma, karma chameleon / You come and go, you come and go / Loving would be easy if your colors were like my dreams / Red, gold and green, red, gold and green”