

No, non tutte le Tws sono uguali. Nè tutti gli smartphone sono identici, a differenza di quanto si pensi, e il prezzo incide sempre sulla scelta dei materiali, delle componenti e del design industriale. Quando ogni aspetto è studiato per funzionare in simbiosi con gli altri, allora si ottiene l’eccellenza. Technics, storico brand per audiofili (chi vi scrive lo ricorda fin da piccolo per gli stereo hi-fi) ha compiuto un piccolo grande capolavoro con le EAH-AZ80. Non ci voglia il brand, ma da ora utilizzeremo questo nome accorciato AZ80.
299,99 euro non sono una passeggiata, certo, ma se le vostre orecchie sono esigenti e avete un’esigenza sonora di livello superiore, l’investimento non è nemmeno così spaventoso visti i prezzi dei componenti audio di una certa caratura. Le Tws di Technics rientrano in questa categoria, solo che hanno un approccio ad auricolare wireless stereo Bluetooth.
Pro | Contro |
Elevata qualità e precisione sonora | Qualità costruttiva cover migliorabile |
Eccellente supporto telefonico | Ldac disponibile non in modalità multi-point |
Sistema Bluetooth multi-point perfetto | Design in-ear comodo ma divisivo |


Lo diciamo subito, a scanso di equivoci. La qualità audio delle AZ80 è la migliore finora provata. Superiore a qualsiasi altra Tws provata, solo gli AirBuds Pro 2 di Apple ma in abbinata con un iPhone riescono ad avere una texture e un’ampiezza dello scenario acustico tale da sorprendere allo stesso modo per dettaglio, incisività ed equilibrio sonoro.
Solo che nel caso della Mela morsicata, ci mette lo zampino Apple per massimizzare la resa del binomio Tws-iOS. Nel caso delle Techics AZ80 è pura fisica: la camera acustica rivista rispetto al passato regala eccellenza, chiarezza, nitidezza e spessore. Pressoché azzerata la distorsione, mentre i bassi sono riprodotti fedelmente senza contrastare. Sono un po’ alti ma eleganti, perché conferiscono profondità e non scendono nel classico “super bass” stile anni ’80.


In effetti il concetto di eleganza e chiarezza sono quelli che meglio raffigurano l’esercizio acustico delle Technics Z80. Il supporto per Ldac e l’audio Hi-Res consentono di spremere al massimo le doti di queste Tws che non deludono mai. Dall’app si può agire con l’equalizzatore per spostare la vocazione delle Z80 verso chi apprezza i bassi, chi il dettaglio e chi le voci. C’è anche la modalità personalizzabile a mano. Va detto però che le regolazioni vanno fatte con attenzione perché la calibrazione e l’equalizzazione di fabbrica delle Z80 è talmente raffinata e riuscita che si rischia di perdere il bilanciamento. Certo, questo è compensato da una maggiore fedeltà alle preferenze specifiche dell’utente. Meglio però tenerne conto.


Le AZ80 rasentano la perfezione così come sono. E nella musica non solo sono precise e corpose nell’audio proposto ma anche vantano un volume solido che non incappa mai in distorsioni e perdita di qualità. Per esempio, la parte finale gospel di “Bridge over troubled water” di Simon & Garfunkel, che segue un crescendo in atti e arriva dopo una lunga partitura di bassi e percussioni, è la migliore finora ascoltata su un paio di Tws (di solito tenenti a una nota cacofonica). La precisione della chitarra di Jonnhy Cash è tale da sentire le dita sulle corde. I sofisticati arrangiamenti di Neil Diamond sono proposti in tutta la loro complessità. L’inverno di Vivaldi è una riscoperta di archi. Insomma, Technics è una riscoperta continua.





Certo, ci sono due considerazioni di base da fare. La prima è che per apprezzare bene le AZ80 è necessario avere una sorgente di musica almeno HD: se non Amazon Music quantomeno Tidal. La seconda riguarda l’indossabilità studiata da Technics. Il generoso padiglione che contiene l’elettronica e l’innovativa camera acustica, che fa la differenza, si appoggia all’orecchio e occupa tutta la parte antistante al canale uditivo. Le AZ80 sono di tipo in-ear e questo modo di indossarle può risultare fastidioso: non per chi vi scrive che, peraltro, ha trovato sufficientemente stabile la collocazione anche in caso di attività sportive.

Se Technics ha rinverdito i fasti gloriosi del suo passato sonoro con le AZ80, dove davvero stupisce è nell’utilizzo telefonico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un primato. Nessuna Tws ci ha permesso telefonate così chiare. Persino in auto e in ambienti rumorosi, gli auricolari intercettano la nostra voce e permettono una conversazione precisa anche per chi ci sta ascoltando. Attivando poi la funzione JustMyVoice le AZ80 isolano solo la nostra voce dal resto dei rumori di fondo e la indirizzano all’interlocutore telefonico. Una bomba. Il segreto è questo: quattro microfoni per auricolare, perfettamente calibrati per l’Anc e la gestione telefonica.




Fino all’update al firmare 1.03 avremmo detto che l’Anc era un po’ sottotono ma dobbiamo ammettere che l’aggiornamento, arrivato a riddo dell’annuncio ufficiale delle AZ80, ha perfezionato anche questo aspetto. Ora le AZ80 hanno un sistema di cancellazione del rumore ambientale e di trasparenza (che fa passare i rumori esterni) degno del posizionamento a cui Technics si affaccia.
Dulcis in fundo, anche l’autonomia è eccellente. Almeno 7 ore con Anc attivo di riproduzione multimediale. La qualità è perfetta per la musica ma anche i film e i giochi traggono un vantaggio netto dalle AZ80 in termini acustici. La cover si ricarica via Usb-C oppure wireless con basetta Qi a 15 Watt. Una ricarica completa di cover e auricolari impiega circa un’ora con caricatore da 30 watt. La cover assicura tre ricariche. In totale si superano le 25 ore di riproduzione senza alcuna rinuncia funzionale: top.


Se a questo si aggiunge una gestione pressoché perfetta del multipoint, si comprende perché stiamo scrivendo con toni così entusiastici delle Technics AZ80. Le abbiamo collegate a tablet, smartphone e pc e, in automatico, le Tws sono passate dall’uno all’altro a seconda della sorgente: rispettivamente una chiamata, la riproduzione di un film e una videocall. Il tutto con precisione.