
Era diventato difficile tracciare una mappa delle presenze al Mobile World Congress 2020, uno dei più bizzarri finora visti in virtù delle continue defezioni totali o parziali. Il fatto è che il Coronavirus ha rimescolato tutte le carte, giorno dopo giorno, nel susseguirsi di informazioni sul contagio e la diffusione nei Paesi. Una delle migliori e più dettagliate mappe sul virus Covid19 (codificato 2019-nCoV) è tenuta dall’Ospedale Johns Hopkins a questo indirizzo.
Cosa sia il Corona è descritto egregiamente dal Ministero della Salute: “I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS)”. La pagina ufficiale dove recuperare tutte le risposte del caso è ospitata sul portale Salute.Gov.it.
Per chi ha intenzione di viaggiare nel mondo, consigliamo anche di leggere i consigli ufficiale del World Health Organization a questa pagina e, sempre della stessa organizzazione, l’approfondimento sul Coronavirus a questo indirizzo: https://www.who.int/health-topics/coronavirus
Coronavirus e Mwc 20
Che siamo solo al cospetto della “punta dell’iceberg”, per riprendere le parole usate dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), è abbastanza palese. Non tanto per le informazioni ufficiali oggi, che difficilmente tracciano una situazione reale in virtù delle oggettive difficoltà di monitoraggio, quanto piuttosto per le conseguenze concrete dell’accelerazione del contagio. Ossia: chiusura di negozi e centri commerciali in Cina, riduzione della capacità produttiva delle fabbriche, limitazione ai viaggi dei manager, impatti sulla logistica, quarantene volontarie di interi quartieri delle città nelle zone a più alta proliferazione.

E i forfait in queste ore che stanno affliggendo il Mobile World Congress 2020 (che è stato annullato ufficialmente dalla Gsma come descritto in questo articolo) sono una ulteriore conferma che la diffusione potenziale è elevata. La procedura di mitigazione di un contagio a macchia d’olio è una: limitare l’esposizione, attraverso misure forzate e preventive. Si chiamino barriere, controlli agli ingressi o riduzione delle trasferte, fatto sta che queste manovre sono finalizzate a ridurre il contatto. In quest’ottica vanno lette le defezioni di aziende al grande palcoscenico della mobility a Barcellona. Il Mobile World Congress 2020 sarebbe stata una piazza con troppe variabili nell’ottica della mitigazione e della riduzione del contagio, nonostante le rassicurazioni dell’ente che organizza l’evento. Ossia la Gsma, a cui va il merito di avere attuato tutto quanto possibile per gestire la situazione. In questa pagina sono indicati tutti gli interventi e i suggerimenti che erano stati attivati al Mobile World Congress 2020: https://www.mwcbarcelona.com/attend/safety-security/gsma-statement-on-coronavirus/
Tuttavia molte aziende hanno preferito non correre risichi, un po’ nell’ottica di evitare pericoli ai propri dipendenti, un po’ per attenuare conseguenze successive su più livelli (anche legali). La scelta di rinunciare a un evento della magnitudo mediatica e commerciale non è indolore, né per Barcellona né per il brand. Ma è una conseguenza di tutte le logiche che abbiamo esposto finora e di altre, che impattano sulla gestione dei dipendenti.

Facciamo dunque il punto delle motivazioni che hanno spinto le aziende a rinunciare al Mobile World Congress 2020
Nella giornata dell’11 febbraio sono state diverse e pesantissime le rinunce: da McAfee agli operatori telefonici AT&T, Telekom, Vodafone, Sprint, arrivando fino a Facebook che aveva annullato la presenza dei propri manager. Non solo, in poche ore si sono defilati MediaTek (il concorrente di Qualcomm per i processori destinati ai dispositivi mobili).
Nokia: riportiamo il comunicato ufficiale “HMD Global, la casa dei telefoni Nokia, ha monitorato attentamente l’evoluzione dell’epidemia di Covid-19 e, dopo attenta valutazione, ha deciso di annullare la partecipazione al MWC 2020 di Barcellona. Il MWC è da sempre un evento chiave del calendario annuale ed eravamo davvero entusiasti di mostrare i nostri nuovi prodotti a partner, clienti, media e appassionati. Tuttavia, la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti, clienti e di tutte le altre parti coinvolte è la nostra priorità assoluta. Riteniamo che la decisione più prudente sia quella di annullare la nostra partecipazione al Mobile World Congress e vogliamo esprimere i nostri sinceri ringraziamenti al GSMA e alle altre autorità per i loro instancabili sforzi nel far fronte alle sfide legate al Covid-19. Desideriamo sottolineare come essi abbiano il nostro pieno sostegno in tal senso. Terremo aggiornati media, partner e clienti sulle nuove tempistiche di annuncio dei nuovi prodotti”.
Anche Intel e Vivo hanno deciso di prendere la via di Sony e Amazon, cancellando la loro presenza dal Mobile World Congress. NTT Docomo, l’operatore telefonico giapponese, si è già defilato e questo apre un nuovo fronte, perché gli operatori hanno un peso determinate sull’evento di Barcellona. Le loro defezioni potrebbero costituire un segnale decisamente forte.
Xiaomi: il brand cinese ha inviato un comunicato stampa ufficiale: “Data l’attuale situazione creatasi a causa del coronavirus, Xiaomi desidera informare i fan, i media, i partner e gli utenti che la salute e la sicurezza di tutti sono una priorità assoluta per l’azienda. Xiaomi, conferma la propria partecipazione, come previsto, al MWC Barcellona 2020 durante il quale saranno annunciati nuovi smartphone e nuovi prodotti smart hardware. Xiaomi si impegna a contenere l’attuale epidemia seguendo tutte le efficaci misure di prevenzione raccomandate per salvaguardare la salute e il benessere dei propri dipendenti, fan, media, partner e utenti che parteciperanno al MWC. Per questo motivo, l’azienda ha messo in atto ulteriori provvedimenti e istruzioni da adottare durante la conferenza stampa che si terrà domenica 23 febbraio così come presso lo stand situato al Padiglione 3, 3D10, presso Fira de Barcelona Gran Vía, dal 24 al 27 febbraio. Xiaomi si assicurerà che tutti i dipendenti in viaggio dalla Cina non mostrino alcun sintomo e che, prima del loro arrivo a Barcellona, abbiano trascorso almeno un periodo di 14 giorni fuori dalla Cina. Xiaomi si assicurerà che tutti i Manager dell’azienda che parteciperanno alle attività e ai meeting previsti durante il MWC abbiano trascorso un periodo di 14 giorni fuori dalla Cina. Xiaomi seguirà le linee guida di GSMA, inclusa la politica “no-handshake”. Inoltre, saranno intensificate le misure igienico-sanitarie e saranno distribuite forniture protettive ai visitatori, nel tentativo di salvaguardare la salute di tutti. Xiaomi si assicurerà che tutto il personale presente presso lo stand provenga dai propri uffici dislocati in Europa. Anche per loro, l’azienda si accerterà che non mostrino sintomi nei 14 giorni prima del supporto sul campo al MWC”.
LG: è stata la prima e la “decisione per prevenire inutili esposizioni di centinaia di dipendenti di LG a viaggi internazionali, così come suggerito da molti esperti in salute”. Abbiamo illustrato le motivazioni in questo articolo dedicato a LG.
Zte: dopo una prima confusione da parte dei media sulle dichiarazioni dell’azienda, la stessa ha fatto sapere che sarà presente a Mwc 2020 mantenendo invariato il programma ma evitando ai dipendenti cinesi trasferte potenzialmente pericolose. Il dettaglio in questo articolo: https://igizmo.it/zte-sara-a-mwc-2020-la-conferma-ufficiale/
Asus: l’azienda taiwanese non aveva in programma uno stand, tuttavia era prevista la delegazione di manager per incontrare partner, clienti e utenti. Tuttavia settimana scorsa è stato scritto quanto segue: “Considerata la situazione attuale, il team Asus Emea Mobile ha deciso di cancellare la sua partecipazione al prossimo Mwc 2020”.
Ericsson: l’azienda svedese specializzata nella costruzione di infrastrutture di rete ha pubblicato un comunicato stampa ufficiale nel quale spiega di aver scelto di rinunciare alla sua partecipazione a Mwc 20. Il motivo è semplice: preservare lo stato di salute dei dipendenti e dei clienti. Per sopperire alla mancanza, Ericsson ha inventato una serie di eventi locali denominati “Ericsson Unboxed”. La notizia è particolarmente importante perché il brand svedese occupava pressoché un padiglione intero.
Nvidia: anche il brand non invierà una rappresentanza a Barcellona, quindi di fatto non sarà presente: “Abbiamo informato GSMA, gli organizzatori di Mwc Barcelona, che non invieremo i nostri dipendenti”.
Amazon: anche il colosso dell’e-commerce ha scelto di dare forfait. Il portavoce della divisione Amazon Web Service ha citato il Coronavirus come motivazione dell’abbandono da Mwc 20.
Tcl: il brand ha pubblicato una dichiarazione ufficiale nella quale ha scelto di riorganizzare la presenza al Mobile World Congress. È stata cancellata la conferenza stampa, tuttavia rimane in essere lo stand e gli appuntamenti nei giorni dell’evento. “Given the recent global health concerns due to the spread of the 2019-nCoV virus, and out of an abundance of caution and care for our staff, customers, press and other guests, TCL Communication is cancelling its global press event for MWC 2020, which was planned for 22 February 2020. This decision does not impact any other MWC 2020 activities planned by the company and TCL will still announce its latest mobile devices and showcase them at its booth in the Fira Gran Via – Hall 3, Stand 3D11 – from 24-27 February as scheduled. TCL is grateful to the GSMA for their most recent guidance and update regarding the potential impact of the 2019-nCoV virus on MWC 2020 and will continue to follow their updates, monitor this situation closely, and share further updates as necessary. To see all the latest mobile devices from TCL Communication at MWC 2020, please visit our booth in Hall 3, Stand 3D11.”
Sony: la dichiarazione stringata del marchio giapponese non lascia spazio a dubbi: dopo aver monitorato l’evoluzione della situazione, Sony ha “preso la difficile scelta di cancellare lo stand e la partecipazione al Mwc 2020”. La conferenza stampa è invece confermata e si terrà il 24 febbraio 2020 in streaming via YouTube.
Samsung: non ci sono defezioni, per il momento, se non misure sanitarie più strette per l’Unpacked di lancio dei Galaxy S20 che si terrà a New York; le delegazioni dei vari Paesi a Barcellona potrebbero essere ridotte allo stretto necessario.
Quarantene: Huawei e Oppo hanno programmato progetti di quarantena per i manager che presenzieranno al Mobile World Congress a partire da 14 giorni prima della partenza.