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RUSSELL HOBBS

Il chatbot sperimentale Bard di Google rappresenta una sorta di “testa di ponte” verso lo sviluppo di un altro prodotto che posa raggiungere almeno due miliardi di utenti, attirando cioè verso la piattaforma di Mountain View ancora più clienti. Lo ha spiegato – come riferisce l’agenzia Reuters – il responsabile di prodotto, Jack Krawczyk. Il quale spiegato che, tra le opportunità, c’è il piano dell’azienda di “ravvivare” il suo Assistente Google che imposta il timer e esegue i comandi con i suggerimenti diretti Bard. Il che significa, collegare questi prodotti tramite dispositivi mobili, introdurre l’AI a più persone. “Pensiamo che questo apra un percorso completamente nuovo”, ha detto Jack Krawczyk.

Google e la sfida nel campo dell’AI con Bard

Le prospettive di Google sottolineano le ambizioni nel campo dell’Intelligenza Artificiale della società che ad oggi ha sei prodotti ciascuno che attira miliardi di utenti, tra cui il suo motore di ricerca e YouTube. Una mossa strategica anche nei confronti dei competitor: ad esempio, Amazon ha promesso di aggiornare il suo assistente Alexa con un’AI generativa simile, mentre OpenAI ha recentemente aggiunto comandi vocali a ChatGPT, insieme ad altre funzionalità simili ad agenti. Secondo i dati dell’azienda, l’Assistente Google è presente su più di un miliardo di dispositivi. Il modo in cui i consumatori raccolgono informazioni potrebbe evolversi. Il traffico web di Bard è cresciuto del 2% in ottobre a 8,7 milioni, anche se il principale rivale ChatGPT è cresciuto a un ritmo più veloce, hanno detto giovedì gli analisti della Bank of America citando dati Web simili. Il traffico di Ricerca Google è diminuito dello 0,4%, riporta una nota degli analisti.