NIKON

Il Covid-19 colpisce ancora in Cina. E subito scattano pesanti restrizioni. In quest’ottica, Foxconn e altri produttori stanno sospendendo le operazioni nell’hub tecnologico cinese dislocato a Shenzhen, con ripercussioni sulla fabbricazione di device a cominciare da quelli Apple e Samsung. 

Il blocco e l’impatto sugli indicatori di borsa

Infatti, le autorità hanno annunciato un blocco parziale a causa dell’aumento dei casi legati ai contagi. A fronte di questo, tutte le attività che forniscono servizi non essenziali sono state chiuse e tutti nella città di 17 milioni di persone saranno testati a seguito della segnalazione di 60 nuove infezioni nella giornata di ieri, domenica 13 marzo. Pesante l’impatto anche sotto il profilo borsistico e finanziario di questo intervento, con le piazze cinesi che chiudono la giornata con evidenti ribassi: – 2,60% a Shangai, – 3% per Shenzen Component e quasi -5% a Hong Kong. Il tutto senza dimenticare le problematiche già connesse alla guerra Russia-Ucraina.

L’importanza di Foxconn a Shenzen

Foxconn è il più grande produttore mondiale di elettronica a contratto e il più importante fornitore di aziende come Apple e Samsung. Molti giganti della tecnologia cinese come Huawei, Tencent e Oppo hanno sede a Shenzhen, che si trova vicino al confine con Hong Kong. Foxconn ha precisato che interromperà la produzione negli stabilimenti di Longhua e Guanlan fino a nuove disposizioni, come riferito dal quotidiano Nikkei. Sia detto per inciso, l’insediamento di Shenzhen è il secondo più grande del paese di Foxconn. L’approccio rigoroso adottato dal governo cinese si è manifestato anche a Shanghai, la città più popolosa del paese (e sede del principale produttore di chip SMIC) dove sono stati censiti 64 nuovi casi.