PALADONE

Il sistema di fabbricazione di un videogioco passa attraverso numerosi step e prevede un budget che fino a qualche decennio fa era giudicato impensabile per un gioco. Il mondo dei videogame è probabilmente quello che ha subito il maggior impatto dovuto al progresso tecnologico: se nel corso degli anni ’80 il numero di addetti per la creazione di un videogioco era tutto sommato basso, così come l’investimento necessario, negli ultimi anni non è più possibile dire la stessa cosa. Ad oggi è necessario coinvolgere quasi un centinaio di figure che ruotano attorno al videogioco, oltre ad un budget minimo di un milione ad un massimo di 50, tenendo sempre presente che il tetto massimo è destinato ad aumentare. Cifre decisamente minori sono invece alla base di famosi giochi online come la popolare Gates of Olympus, la quale ha richiesto investimenti più bassi rispetto alla maggior parte dei titoli prodotti da Nintendo ad esempio. 

La progettazione di un videogame

Il progetto di un videogame prende avvio necessariamente dall’analisi preliminare, fondamentale per capire le modalità in cui si va a realizzare il software. Durante ideazione e progettazione del titolo prendono posto i game designer, i quali si occupano dello sviluppo creativo dell’idea di partenza. Questi lavorano a stretto contatto con i concept artist, che sono coloro che invece si preoccupano dei personaggi nel gioco, sia dal punto di vista estetico sia da quello caratteriale. Parallelamente a questo vi è tutto il settore di quanti invece lavorano in relazione alle meccaniche del gioco, intendendo caratteristiche tecniche (variabili a seconda dell’hardware che supporterà il gioco) e elementi che compongono il videogioco (dagli elementi grafici agli effetti sonori ad esempio). 

Lo sviluppo del gioco entra nella sua fase cruciale nel momento in cui interviene il game developer, che è la figura preposta per quanto riguarda la realizzazione vera e propria del videogioco attraverso i codici di programmazione. In questa delicata fase vi è il massimo della coordinazione tra più addetti: i già citati game designer ma anche concept artist e grafici. Al termine di questo delicato momento si arriva a creare una versione Alpha del videogioco, che dovrà superare tutti i successivi test (ed eventualmente essere migliorato).

Segue quella che viene chiamata versione Beta, anche se è ancora lontana dall’essere quella definitiva poiché deve attraversare la cosiddetta fase debugging. In questo momento il videogioco viene analizzato nel dettaglio con l’obiettivo di individuare tutti i bug esistenti (nel gergo informatico indica un errore di funzionamento e/o di programmazione): alla fine viene rilasciata la versione finale, che coincide con il gioco.

L’approvazione definitiva deve però arrivare necessariamente dalla società che si occupa del lancio sul mercato: le principali sono Sony, Microsoft, Nintendo o Ubisoft. L’approvazione fa sì che il gioco riceva il titolo di Gold Master e sia così pronto ad essere messo in distribuzione. Non è però da sottovalutare il momento del lancio poiché da questo può dipendere gran parte delle vendite (o dei flop) dei titoli in questione.

Tra i titoli record di questa prima parte di 2023 è impossibile non citare Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto, capaci di vendere oltre 4 milioni di copie in tre giorni e limitatamente al Giappone. I numeri incredibili aumentano a dismisura se si fa riferimento al mercato internazionale, con oltre 20 milioni di copie vendute fino a questo momento (dati aggiornati al 31 marzo 2023). Questo franchising non sembra conoscere limiti: sono stati oltre 3000 i partecipanti ai Campionati Internazionali Europei di Pokémon, un preludio dei prossimi Campionati Mondiali in programma ad agosto a Yokohama, in Giappone.