
Xiaomi ha acquistato 65,2 milioni di azioni di Tcl, pari al 0,48% della società cinese. Tcl è l’azienda a cui afferisce anche Tcl Communication, che in Italia è presente con i marchi Alcatel e BlackBerry. La conferma dell’acquisizione della quota azionaria è stata confermata da un comunicato ufficiale di Tcl.
Xiaomi di fatto controlla ora una piccola parte del capitale sociale della divisione del colosso cinese impegnata nella produzione di Tv e dispositivi connessi. Come produttore di televisori, Tcl ha una quota di mercato mondiale del 4%, equivalente a una capitalizzazione (market cap) di 36 miliardi di dollari. Dunque Xiaomi ha sborsato circa 173 milioni di dollari.
Questo gli consentirà di avere controllo delle linee produttive legate ai display e ha permesso di stipulare una partnership tra le due aziende per integrare gli sforzi di ricerca e sviluppo sul fronte dell’IoT (Internet delle cose) nei segmenti “core, di fascia alta ed entry”.
Consolidare l’IoT
L’accordo avrà risvolti pratici nell’unire gli sforzi dei due brand nella produzione di chip e piattaforme per fare in modo che i dispositivi di Tcl siano integrati con il sistema operativo di Xiaomi, al fine di creare un ecosistema di gadget e prodotti connessi e non solo legati al marchio Xiaomi. Sono previsti inoltre investimenti congiunti per la realizzazione di hardware dedicato.
Xiaomi è alla ricerca di un “importante aiuto” nel mondo degli elettrodomestici smart, spiega Lei Jun Ceo e foudner del brand cinese. Con Tcl si assicura un accesso privilegiato e di qualità al mondo dei smart Tv con possibilità di estendere l’operatività anche al bianco. Jun è interessato alle linee di produzione non legate agli smartphone, in ottica di parallelizzare la diffusione dell’ecosistema dove non è ancora presente.
A fine 2018 Xiaomi poteva contare accordi con oltre 100 partner: con Tcl si apre uno scenario di compartecipazione azionaria nelle società che potrebbe estendersi anche ad altri contesti e brand di mercato.