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NIKON

Tutto ciò che ha inizio, ha anche una fine. Lo dice Neo, ripensando alle parole dell’Oracolo, in Matrix. Non è una frase originale di quel film ma è una citazione che ben si presta anche per Windows. Microsoft ha terminato la propagazione degli aggiornamenti e il supporto per Windows 7, 8.1 e RT. E, già che ci siamo, persino Microsoft Edge non sarà più aggiornato se installato su queste versioni del sistema operativo. Chrome cesserà l’update a inizio febbraio.

Poi andando a guardare nel dettaglio, si scopre che per Windows 7 il supporto è terminato tre anni fa ma vanta una base installata così ampia che le aziende hanno pagato volontariamente 36 mesi di supporto aggiuntivo per ricevere aggiornamenti di sicurezza. E, anche, per traslare in avanti nel tempo il passaggio a Windows 11. Anche se c’è sempre l’opzione Windows 10, più maturo ma meno nel complesso efficiente della release 11.

Peraltro, non è possibile ottenere il supporto esteso, anche volendo pagare, per Windows 8.1. Il passaggio pressoché obbligato e consigliato è quindi Windows 11.

Considerando poi che Microsoft, se dovesse mantenere l’impegno assunto l’anno scorso, dovrebbe aggiornare in modo importante Windows ogni due anni. Quindi se non quest’anno, il 2024 sarà dedicato a un ipotetico Windows 12. Nel frattempo Windows 11 continua a ricevere molte patch, miglioramenti e perfezionamenti. Tanto che oggi vanta doti grafiche, funzionali e prestazionali d’eccellenza.

Certo, il supporto alle piattaforme Arm non è a livello della sinergia che Apple ha trovato con macOS e i processori della serie M (Apple Silicon). Su questo fronte, Microsoft ha ampi margini di miglioramento e non può più accontentarsi di avere in dote il sistema operativo che meglio ottimizza e “spreme” l’hardware di Intel. Windows 11 e i processori Core, in particolare nella declinazione Evo, sono fatti l’uno per l’altro.

Dal canto loro, Windows 7 e 8.1 non passeranno alla storia per essere stati accolti con affetto o per aver riscosso successo. Le aziende hanno sfruttato a fondo Windows 7 perché nell’evoluzione del sistema operativo è risultata, per dispersione, la migliore release disponibile. Fino a Windows 11, che ha fatto ritrovare il gusto di utilizzare tanto i servizi quanto la piattaforma di Microsoft. Però le due edizioni di Windows che di fatto terminano in questi giorni la loro vita utile hanno avuto un pregio: sono state le fondamenta per ideare la gamma Surface. Che, in molti modi, ha permesso di fare evolvere e innovare il modo di pensare, costruire e utilizzare i pc.