Wiko: un sondaggio rivela come chattano gli italiani
RUSSELL HOBBS

Wiko ricorda che secondo l’ultimo rapporto sulla comunicazione del Censis, gli italiani che utilizzano lo smartphone sono il 75,7% (quando ancora nel 2009 li usava solo il 15% della popolazione) e i device mobile rappresentano il mezzo preferito soprattutto dai giovani tra i 14 e i 29 anni (89,8%). Inoltre, l’aumento dell’impiego di Internet è salito al 79,3% lo scorso anno.

A questo proposito, Wiko ha interrogato la propria community Instagram per scoprire usi e costumi dei suoi utenti in tema di messaggistica istantanea.

I risultati del sondaggio di Wiko

Il brand di telefonia ha scoperto che ormai il 74% degli utenti preferisce chattare. A dimostrazione della passione per la connettività il 71% dichiara di mandare più di 30 messaggi al giorno. 

Sebbene sia una forma di comunicazione immediata e che talvolta non invita alla formalità, la forma stessa rimane importante. Ricevere un messaggio spezzettato in mille invii, ad esempio, non è gradito dal 56% degli utenti.

E anche se si parla di dinamiche sociali 4.0, queste devono comunque rientrare entro limiti che non scadano nell’invadenza. Infatti il 71% degli utenti intervistati da Wiko non ama essere aggiunto a gruppi di Whatsapp.

Interessante anche l’attenzione alle tipologie di messaggi. Whatsapp, per esempio, oltre al testo permette all’utente di esprimersi tramite GIF, emoji e immagini. Il testo, anche se siamo nel 2020, sopravvive ma si arricchisce delle emoji, preferite alle GIF nel 58% dei casi. La forma più recente, quella delle note vocali, continua a premiare l’immediatezza ma non è a sua volta premiata dagli utenti. Infatti i messaggi vocali vengono invece banditi dal 53% di chi ha risposto al sondaggio di Wiko.

L’84% degli intervistati da Wiko dichiara invece di poter ricorrere anche al “silenziamento” di una chat, che evolve però in un blocco solo in situazioni davvero drastiche.