
Dopo essere stato integrato come “gatekeeper” sulla scia del Dma europeo, Meta sta probabilmente operando per fare in modo che WhatsApp ottemperi l’interoperabilità con chat di terze parti prevista dalla normativa vigente in Europa. Oppure, come qualcuno ha ipotizzato, l’azienda fondata da Mark Zuckerberg sta integrando la piattaforma con il resto dei social network afferenti (Instagram, Facebook e Facebook Messenger) al fine di creare una architettura davvero unificata e sinergica. Fatto sta che nella versione beta di WhatsApp, come riportato da WABetaInfo, è stata individuata una nuova sezione all’interno della app che ospiterà “chat di terze parti”. Ecco la schermata:

Non ci sono ulteriori informazioni al riguardo dall’interno dell’app. Ma è facile fare un’ipotesi plausibile su cosa sia. Questo sembra essere il primo passo verso l’interoperabilità tra le piattaforme di messaggistica. Per la cronaca, la Commissione Europea ha recentemente approvato il Digital Markets Act che costringe le grandi aziende tecnologiche ad aprire i propri prodotti e rende loro più difficile capitalizzare come monopolio. La Commissione ha recentemente contrassegnato diverse aziende e i loro prodotti come “piattaforme gatekeeper”, concedendo loro sei mesi per conformarsi a tali normative. Meta si trova in questo elenco per Facebook, Instagram, WhatsApp e altri. Ciò significa che l’azienda deve garantire l’interoperabilità su questi servizi di messaggistica, aprendoli ad attori esterni.
Attraverso questa nuova funzione, gli utenti di altri servizi di messaggistica possono inviare messaggi ai contatti su WhatsApp, senza installare e registrarsi alla app. Questa interoperabilità dovrebbe promuovere la concorrenza e semplificare la vita delle app più piccole o meno utilizzate. Resta da vedere come WhatsApp implementerà questa funzionalità mantenendo le sue promesse di sicurezza e crittografia. Non è inoltre noto in questa fase se questa funzionalità si estenderà ai mercati extraeuropei.