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Twitter al punto di svolta. Un po’ (ma non troppo a sorpresa secondo alcuni esperti) Elon Musk – gran patron di Tesla – spariglia il mazzo e il campo annunciando di essere pronto a completare l’operazione di acquisizione di Twitter. Il social network ad aprile era finito nel mirino di Elon Musk, che aveva lanciato un’offerta per 54,20 dollari ad azione, per un ammontare (come esborso) di 44 miliardi di dollari. Doppo il protocollo d’intesa siglato nella primavera scorsa, nello scorso mese di luglio il capo di Tesla aveva bloccato tutto. L’accusa nei confronti di Twitter era di non aver fornito dati veri su spam e bot (gli account falsi), sostenendo pesassero ben oltre il 5% sul totale indicato dal social network. Da lì si era accesa la battaglia legale.

Twitter, il boom in borsa e la battaglia legale

Se da un lato con questa mossa, Elon Musk potrebbe evitare la controversia legale, dall’altro ha potuto toccare con mano che il mercato finanziario sembra aver accolto con estremo favore la decisione. Al Nasdaq di New York, ieri, le azioni di Twitter hanno visto impennarsi il valore con un incremento in una sola giornata di contrattazioni del 22 arrivando a toccare la soglia dei 52 dollari. Ossia, poco meno di quanto Elon Musk è pronto a mettere sul piatto come valore nominale. Dopo la prima udienza fissata presso il tribunale del Delaware (la seconda è in agenda in 17 ottobre) la diatriba non aveva prospettato al capo di Tesla uno scenario così rassicurante, benché la giudice Kathaleen McCormick lo abbia autorizzato a utilizzare le rivelazioni dell’ex capo della sicurezza di Twitter, Pieter Zatko. Tuttavia, secondo un consulto legale i rischi legati alla battaglia in tribunale potrebbero risultare più pesanti e densi di incognite. E così ecco il rilancio, o meglio il ritorno alle origini per acquisire Twitter.