
Twitter, il social network acquisito e guidato dal patron di Tesla, Elon Musk, è sempre nell’occhio del ciclone. Dopo il varo negli Usa, il servizio a pagamento con la spunta blu negli Usa, il servizio in abbonamento è decollato anche nell’Unione Europea. Ebbene, come riporta Reuters, il commissario irlandese per la protezione dei dati Helen Dixon (principale regolatore dell’Ue di Twitter data l’ubicazione della sua sede europea a Dublino), ha affermato che il servizio ha sollevato problemi di privacy, inclusa la verifica degli account per impedire agli utenti di atteggiarsi a personaggi pubblici. “Siamo un po’ più preoccupati ora che vediamo che il servizio di abbonamento con segno di spunta blu si sta diffondendo qui nei paesi dell’Unione Europea”, ha dichiarato, “dal momento che non ci sono stati contatti e discussioni con il nostro ufficio”. Detto che non è stata avviata alcuna indagine formale, si sono intensificati nelle ultime ore i contatti con Twitter, anche in un quadro di esecuzioni delle cosiddette buone pratiche.
Twitter e i problemi di trolling e disinformazione
Ma c’è un altro fronte che si è aperto. Per quanto Twitter sostenga di avvalersi di responsabile della protezione dei dati “molto forte”, alcuni dipendenti di Twitter hanno dichiarato alla rete britannica Bbc che la società non è più in grado di proteggere gli utenti dal trolling, dalla disinformazione e dallo sfruttamento sessuale dei minori, a causa dei licenziamenti e dei cambiamenti avvenuti da quando Elon Musk è diventato proprietari del social. Sia addetti, sia attuali dipendenti del social hanno sostenuto che tali difficoltà sono il frutto di un ambiente operativo a dir poco caotico e confuso. Elon Musk, dopo il suo insediamento aveva licenziato diversi specialisti che avevano creato le misure di sicurezza, grazie alle quali (secondo una ricerca interna) era stato ridotto il trolling del 60%.