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Prepariamo la cena e, intanto, guardiamo un programma di cucina in Tv. Ceniamo e in sottofondo abbiamo il telegiornale. Dopo cena il binomio divano e televisione è estremamente apprezzato. Per non parlare dei piccoli di casa che il pomeriggio dopo i compiti guardano i loro cartoni animati preferiti.

Il televisore è uno degli elettrodomestici più diffusi nelle case degli italiani che, in genere, ne posseggono almeno un paio per appartamento: uno più piccolo da tenure in cucina (o, in alcuni casi, in camera da letto) ed il principale, quello con le dimensioni maggiori e le caratteristiche tecniche d’ultimo grido per il salotto. Sempre più spesso, però, si sente dire dai consumatori “Per me sono tutti uguali” e, quindi, non riescono a capire perché, a parità di polliciaggio, tra un televisore e l’altro ci siano a volte anche diverse centinaia di euro di differenza. Abbiamo deciso, dunque, di creare l’abbecedario dei televisori per comprenderli – e spiegarli – al meglio.

Il glossario dei Tv

4K: È una delle risoluzioni possibili del pannello del televisore, espressa in pixel. Nello specifico, un TV 4K ha una risoluzione di 4.096 o 3.840 × 2.160 pixel. La Blu-ray Disc Association lo definisce anche Ultra HD. Rispetto alle risoluzioni precedenti, il 4K permette di visualizzare immagini più dettagliate poiché il numero di pixel è praticamente quadruplicato.

8K: come sopra, parliamo ancora della risoluzione dello schermo. 8K è l’ultima frontiera della visione dei TV. Un televisore 8K vanta una risoluzione di 7680 × 4320 pixel. Vale quanto detto poco fa: più la risoluzione è alta, maggiore è il livello di dettaglio delle immagini.

Comandi vocali: rappresentano un nuovo tipo di interazione con il televisore che sfrutta un microfono integrato. Con questa tecnologia è possibile avviare una ricerca vocale (chiamata anche voice search) che funziona sugli smart TV (vedere di seguito la voce relativa) perché sfrutta il sistema operativo. Usando i comandi vocali, l’utente può avviare un’applicazione sul televisore, consultare le previsioni meteo, la situazione del traffico, la programmazione tv e molto altro.

Common Interface: si tratta di un’interfaccia disponibile sui televisori per decodificare i segnali digitali televisivi e radiofonici a pagamento attraverso un modulo elettronico aggiuntivo. Sono dei decoder nei quali vanno inseriti i moduli CAM (vedere di seguito la voce relativa) Common Interface nel formato PCMCIA/PC Card.

Component: è un tipo di interfaccia che può essere presente sul televisore per riprodurre i video a componenti, di tipo analogico. Quest’interfaccia viene utilizzata per trasportare il segnale con una risoluzione fino a 1080p. Per fare questo, è necessario usare tre cavi coassiali. L’interfaccia di tipo Component si occupa solo della parte video (infatti, i tre cavi si occupano dello standard cromatico RGB).

Diagonale: è la misura con cui vengono calcolate le dimensioni dei televisori. Viene espressa in pollici e ricordiamo che 1 pollice equivale a 2,54 cm. La diagonale viene misurata da un angolo del TV a quello opposto. Corrisponde, quindi, all’area effettiva di visione.

Dolby Surround: è un sistema di codifica audio che opera su più canali, fino ad un massimo di sette. Quando si leggono le sigle 5.1 o 7.1, la prima cifra identifica il numero di canali in uscita che hanno frequenze di campionamento alte, mentre il secondo è il canale dedicato alle basse frequenze. Il surround è quella tecnologia che permette di riprodurre il suono sia alle spalle, sia di fronte allo spettatore.

Dolby Atmos: si tratta di una nuova codifica che si basa sull’audio a oggetti. È la più recente tecnologia introdotta da Dolby Laboratories ed è in grado di gestire fino 118 oggetti audio e fino a 64 canali. Dolby Atmos riproduce l’audio in maniera più precisa, proprio sfruttando il concetto degli oggetti. Infatti, la tecnologia Atmos li sposta e li colloca attorno al punto d’ascolto.

DTS: sta per Digital Theater System e si tratta di un ulteriore sistema di codifica multicanale. È stato utilizzato per la prima volta con il primo capitolo della saga Jurassic Park ed è fondamentalmente in competizione con il sistema Dolby. La frequenza di campionamento è di 48.000 Hz ed un bitrate standard di 1536 kBit/s. Nel 2015 ha presentato il formato audio DTS:X che non prevede una configurazione specifica di diffusori e canali audio, quindi risulta particolarmente efficace sui televisori con speaker integrati.

DVB: è l’insieme degli standard per la diffusione della TV digitale e annovera diverse sigle. DVB-S è quella che identifica la TV satellitare. DVB-C sta per la TV ricevuta tramite cavo coassiale. DVB-T è la sigla relativa alle trasmissioni che si ricevono tramite le classiche antenne. DVB-T2, invece, è la seconda generazione di questo standard e migliora la qualità di ricezione del segnale. Inoltre, il passaggio a questo nuovo standard permette di liberare la banda dei 700 Mhz che dovrà essere destinata allo sviluppo della rete 5G. Queste le tappe della migrazione (chiamata anche switch-off): dal 2017 tutti i TV vengono venduti con decoder DVB-T2 integrato; si passerà prima alla codifica DVB-T/MPEG-4 nell’autunno del 2021; infine il DVB-T2 verrà attivato in Italia tra il 21 ed il 30 giugno 2022. Questo significa che gli italiani che possiedono TV di vecchia generazione dovranno acquistarne uno nuovo per continuare a guardare le trasmissioni TV. È bene sapere che per l’adeguamento allo standard DVB-T2 il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato risorse per aiutare gli italiani con il “Bonus TV 2019” dell’importo di 50 Euro che dovrebbe essere destinato a partire del 15 novembre di quest’anno fino al 31 dicembre 2022.

Edge LED: si tratta di un tipo di retroilluminazione del pannello del televisore e si contraddistingue per la posizione dei LED che vengono collocati lungo il bordo dell’apparecchio. I fasci di luce generati dai LED vengono proiettati lungo il resto dello schermo. I vantaggi sono innanzitutto di tipo economico: i televisori di tipo Edge LED sono meno cari di altri (ad esempio i Full LED, vedere la voce corrispondente). Ma non solo, ne guadagna anche lo spessore del TV.

Frequenza di refresh: questo parametro indica quante volte il televisore aggiorna l’immagine e viene misurato in Hertz. Sui vecchi televisori a tubo catodico era di 60 Hz. Nelle generazioni successive ha raggiunti valori molto più elevati, tuttavia quest’indice poi sostituito da altri dei vari produttori come PQI, PMI e Motionflow XR, di cui v’invitiamo a leggere le relative voci.

Full HD: è un altro valore possibile della risoluzione del televisore, di cui abbiamo già parlato. I TV Full HD presentano una risoluzione di 1920 × 1080 pixel.

Full LED: è una tipologia di retroilluminazione alternativo all’Edge LED. Nei TV di questo tipo, i LED vengono posizionati lungo tutta la superficie del pannello. Inoltre, viene posizionato un diffusore tra i LED e lo schermo per distribuire uniformemente la luce. Va da sé che, rispetto agli Edge LED, i Full LED sono più costosi, ma la luminosità e l’esperienza visiva ne guadagnano.

HDMI: si tratta di un’interfaccia, completamente digitale,che si occupa di trasportare segnali audio e video. L’acronimo HDMI sta per High-Definition Multimedia Interface e lo contraddistingue l’elevata qualità del segnale poiché i non vengono compressi.

HDR: Sta per High Dynamic Range e i TV che presentano questa caratteristica sono in grado di avere uno spettro più ampio di valori di luminosità ed una maggiore gamma colore. Lo standard più diffuso è l’HDR 10 che si basa su una codifica dei valori a 10 bit e picchi di luminosità di 1.000 nits. L’altro standard è Dolby Vision che gestisce valori fino a 12 bit e picchi di luminosità fino a 10.000 nits.

HD Ready: è un’altra risoluzione possibile dei televisori ed identifica quelli che sono in grado di gestire contenuti in HD. Tuttavia, non significa necessariamente che vengano ricevuti direttamente dall’antenna, bensì che possano riprodotti tramite sorgenti esterne.

Hotel TV: detti anche Hospitaly Hotel, si tratta di televisori che sono stati progettati appositamente per essere installati negli alberghi. Presentano alcune funzionalità specifiche, come la possibilità di prevedere una schermata di benvenuto sul televisore con alcune informazioni utili riguardo l’hotel. Per contro, hanno anche alcune limitazioni (volute). Ad esempio, c’è il blocco per il volume, così come il blocco per alcune impostazioni di installazione, per evitare che l’utente possa danneggiarlo. Gli Hotel TV presentano anche il vantaggio di avere un’unica lista canali (digitali e satellitari) e la lista può essere installata tramite chiavetta USB per poterla copiare agevolmente in tutte le camere. Sono anche realizzati in materiale ignifugo così che, in caso di incendio, si sciolgano invece di bruciare.

Diversa è la funzionalità Hotel Mode sui TV ad utilizzo casalingo. Si tratta di una modalità che, tramite un PIN, impedisce la visualizzazione di alcuni canali (un po’ come il parental control) o, anche in questo caso, il volume.

Local Dimming: si tratta dell’altra alternativa in termini di retroilluminazione e va a simulare la tecnologia OLED (vedere di seguito la voce relativa) tramite l’oscuramento dei pixel presenti nelle zone dello schermo su cui vengono riprodotte immagini scure.  In questo modo, aumenta il contrasto dinamico e, per contro, diminuiscono i consumi.

Modulo CAM: un modulo CAM (Conditional Access Module) è un dispositivo che permette di ampliare la gamma di canali visualizzati sul televisore tramite l’accesso a canali di Pay-TV o satellitari. Lo standard è uniforme per tutti ed è quello PCMCIA/PC Card, mentre il software di decodifica è diverso quindi è sempre bene controllare quali canali sia in grado di leggere il modulo che s’intende acquistare.

Motion Flow XR: è un sistema per quantificare la frequenza di aggiornamento del pannello sui televisori Sony. Il Motion Flow XR si occupa di rendere le immagini più fluide e viene espresso in Hz che, però non sono quelli originali del pannello, bensì quelli raggiunti dal processore.

NanoCell: si tratta di una gamma di televisori LED LG che si contraddistingue per l’utilizzo di nanoparticelle che assorbono le lunghezze d’onda eccessive per migliorare la gamma cromatica. I colori, infatti, risultano più carichi e precisi, proprio perché depurati dalle nanoparticelle.

OLED: questa sigla sta per Organic Light Emitting Diode e si riferisce ad una nuova tecnologia per la realizzazione dei pannelli TV. Non richiedono componenti aggiuntivi per essere illuminati e questo comporta una serie di benefici: i colori, soprattutto i neri, risultano più reali e profondi; lo spessore degli apparecchi risulta più sottile, tanto che alcuni produttori – come LG – li stanno sfruttando per realizzare televisori pieghevoli o arrotolabili; i consumi energetici sono inferiori.

Porta ottica: questo standard è stato introdotto all’inizio degli anni Ottanta e si riferisce a connessioni realizzate in fibra ottica. Non molto conosciuta per via dell’utilizzo dirompente dell’HDMI (vedere voce relativa), risulta particolarmente utile in applicazioni audio per la possibilità di gestire soluzioni a 7.1 canali e audio ad alta risoluzione.

Porta USB: I TV che presentano questa porta possono leggere file (audio, immagini e video) direttamente da dispositivi di archiviazione esterni, come chiavette USB o hard disk. Non solo, i televisori che dispongono della funzione PVR (vedere di seguito la voce relativa), permettono di registrare programmi TV direttamente su pendrive o HDD.

PMI: sta per Picture Mastering Index ed è la metrica utilizzata da LG per i propri TV LED. Si contrappone, quindi, al Motionflow XR di Sony e al PQI di Samsung (vedere voci relative). Più il numero è elevato, più significa che LG ha concentrato le proprie tecnologie per migliorare ed esaltare parametri come nitidezza, colore e contrasto.

PQI: è la sigla utilizzata da Samsung per definire la qualità dei propri televisori. Sta per Picture Quality Index e definisce la qualità dell’immagine e, in particolar modo, la purezza del colore. Si basa, ad esempio, sulle tecnologie Pur Color e Quantum Dot (vedere di seguito la voce relativa) che si occupa di enfatizzare i colori ed il contrasto delle immagini.

Processore: è l’anima dei TV di nuova generazione e sulle sue “spalle” gravano diversi compiti: elaborare le immagini in entrata per restituirle nella migliore maniera possibile; enfatizzare i colori ed il contrasto dinamico; gestire le applicazioni installate sul televisore. Può essere dotato di Intelligenza Artificiale. Ogni produttore utilizza i propri: ad esempio LG monta i processori alpha, Samsung usa i processori Quantum e Sony utilizza quelli della serie X.

PVR: sta per Personal Video Recorder e identifica la tecnologia che permette di registrare in automatico programmi TV basandosi sulla guida elettronica dei canali EPG. Grazie a questa tecnologia, infatti, la registrazione inizierà esattamente quando parte il programma e finirà al suo termine.

QLED: si tratta di una tecnologia sviluppata da Samsung e sta per Quantum Dot Light Emitting Diode. Questi televisori Samsung dispongono di una retroilluminazione blu del pannello e la luce attraversa uno strato di monoparticelle non organiche dette Quantum Dot (vedere di seguito la voce relativa). Il tutto si traduce nella proiezione sullo schermo del 100% del colore volume.

Quantum Dot: è la tecnologia sfruttata dai TV QLED di Samsung e si occupa di eliminare il fosforo giallo presente nel TV e li sostituisce con i quantum dots che depurano il fascio di luce emesso dai LED blu restituendo una luce pura bianca. Oltre a poter godere di colori migliori e puri, ne beneficia anche il contrasto delle immagini.

Smart TV: sono i televisori che possono collegarsi ad Internet, tramite rete WiFi o rete Ethernet. Questo permette di utilizzare sul televisore delle applicazioni, alcune tipiche degli smartphone come i social, ed aumentarne notevolmente le potenzialità. Con uno Smart TV è possibile navigare in Internet, guardare Facebook, consultare il meteo ed il traffico, guardare video su YouTube o i servizi audio/video in streaming (vedere di seguito la voce relativa).

Streaming: si tratta di un sistema di trasmissione di dati audio/video tramite Internet, che permette di visualizzare il contenuto senza che sia stato ancora completamente scaricato. Questa tecnologia ha consentito l’avvento di servizi di streaming audio come Spotify o Deezer e di streaming video come Netflix, Inifinity o Prime Video che è possibile utilizzare sugli smart TV.