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RUSSELL HOBBS

Il consiglio di amministrazione dello storico colosso nipponico Toshiba ha accettato la proposta di acquisizione da 15,2 miliardi di dollari di Japan Industrial Partners. Secondo il quotidiano economico Nikkei, il consorzio JIP – composto da 20 società giapponesi tra cui Orix Corp, il produttore di chip Rohm Co e Chubu Electric Power – intende privatizzare Toshiba. Se il deal dovesse concretizzarsi, si tratterebbe della terza più grande operazione di M&A a livello globale finora quest’anno, secondo i dati di Refinitiv.

Toshiba, i recenti scandali e la strada della vendita

Come riporta l’agenzia Reuters, dal 2015 Toshiba, un conglomerato tentacolare che possiede anche il 40,6% del produttore di chip di memoria Kioxia Holdings, è stato colpito da scandali contabili e pesanti perdite ed è arrivato vicino alla cancellazione dalla quotazione. In uno dei suoi punti più bassi, un’indagine commissionata dagli azionisti ha concluso che Toshiba era in collusione con il ministero del commercio giapponese per impedire gli investitori stranieri. Le conseguenze di quella situazione più che grigia alla fine portarono alla revisione strategica e alla proposta di acquisizione. Toshiba ha avviato un processo di messa in vendita circa un anno fa, ricevendo otto proposte iniziali di acquisizione e due offerte per alleanze di capitali. Il mese scorso il consorzio JIP ha presentato una proposta vincolante di acquisizione sostenuta da 10,6 miliardi di dollari di impegni di prestito da parte delle principali banche. Ci sono volute settimane prima che il consiglio procedesse con un voto sulla proposta di JIP, poiché alcuni membri del consiglio erano insoddisfatti del suo prezzo di offerta. Ora, la svolta sembra vicina.