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TikTok sta valutando la possibilità di separarsi dalla casa madre ByteDance per tranquillizzare gli Stati Uniti sui rischi per la sicurezza nazionale, come riferito dal sito Bloomberg News. L’iniziativa potrebbe comportare una cessione o un’offerta pubblica nel caso in cui (a seguito dell’incontro del 23 marzo del ceo Shou Zi Chew davanti al Congresso Usa) la situazione dovesse inasprirsi (come paventato) nei confronti del social cinese.

TikTok e le pressioni dei governi di Usa, Europa e regno Unito

L’app TikTok è nel mirino di diversi enti governativi. L’Unione Europea (sull’onda di quanto deciso dalla Casa Bianca) ne ha vietato l’uso ai dipendenti sui device afferibili alla pubblica amministrazione. Anche il Regno Unito sta valutando un’azione simile. Negli Stati Uniti le pressioni su TikTok sono alle stelle (dove la app è utilizzata da 100 milioni di americani), a fronte dei timori che i dati degli utenti possano finire nelle mani del governo cinese. La scorsa settimana, proprio l’amministrazione guidata da Joe Biden ha sostenuto la legislazione che concede all’amministrazione nuovi poteri per vietare l’app e altre tecnologie basate all’estero se rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale. Dal canto suo, il social cinese (al di là delle promesse e delle garanzie) ha annunciato “Project Clover”, il sistema per aumentare la sicurezza dei dati in Europa. Che inizierà a memorizzare i dati degli utenti europei a livello locale quest’anno, con la migrazione che continuerà nel 2024. E, oltre a tale iniziativa, ha confermato che presto aprirà un secondo data center in Irlanda e un altro nella regione norvegese di Hamar. Questi data center saranno gestiti da una terza parte non divulgata.