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La Casa Bianca, con l’amministrazione Biden ha chiesto ai proprietari cinesi di TikTok di cedere le loro quote nella popolare app oppure di prepararsi ad affrontare un possibile divieto da parte degli Stati Uniti, come riportato dall’agenzia Reuters. Quella che sembrava inizialmente un’opzione volontaria, in realtà appare come una richiesta formale da parte del governo Usa. Che appare fermamente deciso ad agire contro il social cinese accusato (per la dubbia raccolta e gestione dei dati) di minare la sicurezza nazionale dei cittadini.

La richiesta di cessione delle quote e la casa madre ByteDance

TikTok è di proprietà di ByteDance ha conta di 100 milioni di utenti negli Stati Uniti. E, mentre si attende che il ceo Shou Zi Chew possa confrontarsi il 23 marzo con il Congresso, un portavoce dell’app cinese Brooke Oberwetter, ha detto all’agenzia di stampa che, dopo aver ascoltato il Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti (CFIUS) , è arrivata ai proprietari la richiesta di vendita delle proprie azioni. È anche la prima volta sotto l’amministrazione del presidente democratico Joe Biden che viene minacciato un potenziale divieto di TikTok. Il predecessore, il repubblicano Donald Trump, aveva provato a vietare TikTok nel 2020 ma è stato bloccato dai tribunali statunitensi. La casa madre, ByteDance, ha confermato che il 60% delle sue azioni è di proprietà di investitori globali, il 20% dei dipendenti e il 20% in capo ai suoi fondatori. Riavvolgendo il nastro della vicenda, il CFIUS aveva raccomandato all’unanimità a ByteDance nel 2020 di cedere il social. La casa madre aveva cercato (ma senza riuscire) di finalizzare un accordo con Walmart e Oracle per spostare le risorse statunitensi di TikTok in una nuova entità.

La replica di TikTok

In una nota, sempre il portavoce Brooke Oberwetter, ha dichiarato: “Se l’obiettivo è proteggere la sicurezza nazionale, il disinvestimento non risolve il problema. Un cambio di proprietà non imporrebbe alcuna nuova restrizione ai flussi di dati o all’accesso”. E mentre dalla Casa Bianca non sono arrivati commenti su questo nuovo sviluppo, resta la dichiarazione del consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan. Quest’ultimo ha elogiato il disegno di legge bipartisan, affermando che “…rafforzerebbe la nostra capacità di affrontare i rischi discreti posti da singole transazioni e i rischi sistemici posti da determinate classi di transazioni che coinvolgono paesi preoccupanti in settori tecnologici sensibili”. Un dato è certo. Dopo i divieti di utilizzo sui device dei dipendenti federali, secondo molti esperti ed analisti un divieto ad ampio raggio potrebbe determinare notevoli ostacoli legali. TikTok è popolare tra milioni di giovani americani e la cosa non va trascurata.