
Il social cinese TikTok – praticamente sul filo di lana, visto che la scadenza è fissata per oggi, 16 novembre – ha deciso di fare ricorso contro la designazione di “gatekeeper” dell’Unione Europea, unendosi così a Meta (per quel che riguarda Messenger e Marketplace e non per Facebook, Instagram e la chat di messaggistica Whatsapp). Mentre Microsoft e Google hanno “accettano” lo status di “gatekeeper” attribuito loro da Bruxelles in conformità alla legislazione del DMA (Digital Marktes Act) – che impone di rendere più semplice per gli utenti spostarsi tra servizi concorrenti come piattaforme di social media e browser Internet – il social di proprietà del colosso BydeDance ha deciso di appellarsi al Tribunale del Lussemburgo.
Il Digital Markets Act dell’Unione Europea
Il DMA dell’Ue – che punta ripristinare corretti equilibri e condizioni di mercato e prevede caso di violazione delle regole, una sanzione che può arrivare fino al 10% del fatturato globale dell’azienda e al 20% in caso di comportamento recidivo – ha stabilito criteri oggettivi e molto precisi per definire i cosiddetti VLOP (le piattaforme online di grandi dimensioni) le quali esercitano una funzione di controllo dell’accesso: di qui la denominazione di “gatekeeper”. Nello scorso mese di settembre l’Ue ne ha identificate e selezionate 22, tra le quali appunto Microsoft, Apple, Google, Amazon, Meta e ByteDance.
TikTok: le ragioni del ricorso
Ma ora arriva l’opposizione di Tik Tok che ha dichiarato: “Il nostro appello si basa sulla convinzione che la nostra designazione rischi di minare l’obiettivo dichiarato della DMA proteggendo i veri guardiani dai nuovi concorrenti come TikTok”. L’app cinese di condivisione video ha affermato di non soddisfare la soglia di legge per i ricavi generati nello Spazio economico europeo di 7,5 miliardi di euro (8,13 miliardi di dollari) all’anno. Secondo la DMA, le aziende con più di 45 milioni di utenti attivi mensili e una capitalizzazione di mercato di 75 miliardi di euro sono considerate “gatekeeper” che forniscono un servizio di piattaforma principale. La società ha affermato di essere stata designata come “gatekeeper” in base alla capitalizzazione di mercato globale della sua casa madre, ByteDance. TikTok, che ha oltre 134 milioni di utenti mensili, ha affermato di essere un player emergente del mercato e non un operatore storico, anche nella pubblicità digitale. Non solo: sostiene che non sia stata condotta alcuna indagine di mercato in relazione alla sua designazione da parte della Commissione Europea.
Il social cinese la fruizione di notizie negli Usa
Nel frattempo, secondo un’indagine condotta dal Pew Research Center, la percentuale di utenti TikTok che accedono regolarmente alle notizie tramite l’app è aumentata passando dal 22% del 2022 al 43% dell’anno corrente. Risulta anche che la metà degli utenti statunitensi gli adulti ricevono almeno alcune notizie dai social media. Il rapporto di Pew relativamente al consumo di notizie da parte degli americani, basata su un sondaggio su 8.842 adulti statunitensi condotto dal 25 settembre al 1° ottobre, ha rilevato che i siti Web o le app di notizie sono stati utilizzati dal 67% degli intervistati. Facebook, di proprietà di Meta, è la piattaforma di social media più popolare per le notizie, con il 30% degli americani che afferma di accedere regolarmente alle notizie. Alle sue spalle YouTube con il 26%, Instagram con il 16% e TikTok con il 14%.