
TikTok sotto torchio nella persona dell’amministratore delegato di Shou Zi Chew davanti al Comitato per l’Energia e il Commercio della Camera, mentre i legislatori esaminano l’ipotesi, dopo aver bloccato l’app sui device della pubblica amministrazione, di una restrizione definitiva. Il social cinese, che ha più di 150 milioni di utenti americani, ha dovuto affrontare aspre accuse secondo cui i dati dei suoi utenti statunitensi sarebbero stati condivisi con il governo cinese e che non riesce a proteggere adeguatamente i bambini dai danni. Durissimo l’attacco rivolto dalla deputata Diana DeGette a Shou Zi Chew: “TikTok ha controlli, ma non funzionano per mantenere e conservare queste informazioni principalmente dai giovani, ma dagli americani in generale”.
TikTok: attacco totale dai legislatori
Dal canto suo il ceo di TikTok ha ribadito che il social ha speso più di 1,5 miliardi di dollari in quelli che chiama rigorosi sforzi per la sicurezza dei dati sotto il nome di “Project Texas” che attualmente ha quasi 1.500 dipendenti a tempo pieno ed è sotto contratto con Oracle per archiviare i dati degli utenti statunitensi: “La stragrande maggioranza dei nostri utenti viene sulla nostra piattaforma per intrattenere contenuti sicuri, ma ci sono persone che lanciano alcune pericolose disinformazioni e dobbiamo prenderle molto sul serio”. E a fronte di questo la deputata DeGette ha affondato il colpo: “Mi hai dato solo affermazioni generalizzate che stai investendo, che sei preoccupato, che stai facendo un lavoro. Non è abbastanza per me. Non è abbastanza per i genitori d’America”. Bum! Il presidente del comitato Cathy McMorris Rodgers, repubblicano, aveva dato il via all’udienza dicendo: “TikTok raccoglie quasi tutti i dati immaginabili, dalla posizione delle persone a ciò che digitano e copiano, con chi parlano, ai dati biometrici e altro ancora. Non confidiamo che TikTok abbraccerà mai i valori americani, per la libertà, i diritti umani e l’innovazione”,. Ma anche aggiunto che il Partito Comunista Cinese “è in grado di utilizzare (TikTok) come strumento per manipolare l’America nel suo insieme”. Il ceo di TikTok aveva iniziato la sua testimonianza parlando delle proprie radici di Singapore, e ribadendo che il social rimane libero da qualsiasi manipolazione da parte di qualsiasi governo. Ma il il deputato democratico Frank Pallone, a sua volta ha contestato questa affermazione, rivolendosi così a Shou Zi Chew: “Continuerai a raccogliere dati, continuerai a vendere dati… e continuerai a essere sotto l’egida del partito comunista”.
Lo scenario Usa
Alcuni esperti politici affermano che un divieto di TikTok potrebbe essere dannoso per i democratici che hanno utilizzato la piattaforma per raggiungere gli elettori più giovani. Tuttavia, molti più legislatori statunitensi vogliono che la app sia bandita. Il ministero del Commercio cinese in un briefing ha affermato che “…forzare la vendita di TikTok danneggerà gravemente la fiducia degli investitori di tutto il mondo, compresa la Cina, nell’investire negli Stati Uniti. Se la notizia è vera, la Cina si opporrà fermamente”. Ma intanto è in discussione la legge per dare nuovi poteri di intervento alla Casa Bianca.