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RUSSELL HOBBS

Mark Zuckerberg in un post ufficiale sul blog di WhatsApp ha scritto: “Siamo felici di presentare i canali: un modo semplice, affidabile e privato per ricevere aggiornamenti importanti da persone e organizzazioni direttamente su WhatsApp. Stiamo implementando i canali in una nuova tab chiamata Aggiornamenti, dove troverai lo stato e i canali che scegli di seguire separati dalle chat con amici, familiari e community”.

I canali sono uno strumento di trasmissione con cui gli amministratori possono inviare testo, foto, video, adesivi e sondaggi. Per aiutare a scegliere i canali da seguire, WhatsApp sta sviluppando una directory con possibilità di ricerche dove trovare hobby, squadre sportive, aggiornamenti di autorità locali e tanto altro. Si può anche accedere a un canale tramite link d’invito ricevuti in chat, via e-mail o pubblicati online.

Spiega WhatsApp: “Puntiamo a sviluppare il servizio di trasmissione più privato disponibile, innanzitutto proteggendo le informazioni personali sia degli amministratori che dei follower. Se sei amministratore di un canale, il tuo numero di telefono e la tua immagine del profilo non verranno mostrati ai follower. Allo stesso modo, se segui un canale il tuo numero di telefono non verrà mostrato all’amministratore o agli altri follower. Chi decidi di seguire è una tua scelta ed è privata”.

Così come avviene per i messaggi, WhatsApp ritiene che anche gli aggiornamenti dei canali non debbano durare per sempre. Per questo motivo, la cronologia dei canali resterà sui server per un massimo di 30 giorni e saranno aggiunte funzioni per fare in modo che gli aggiornamenti smettano di essere visibili ancora prima nei dispositivi dei follower. Gli amministratori potranno anche bloccare gli screenshot e gli inoltri dal loro canale.

Infine, WhatsApp permetterà agli amministratori di decidere se rendere il proprio canale visibile nella directory o meno e chi potrà seguirlo. I canali sono pensati per raggiungere un pubblico ampio, pertanto non sono crittografati end-to-end per impostazione predefinita. La piattaforma ritiene che i canali crittografati end-to-end possano essere utili per un pubblico ristretto, come nel caso delle no profit o delle organizzazioni sanitarie, tanto che si legge sul blog ufficiale “stiamo valutando la possibilità di offrirli in futuro”.

Per il lancio dei canali, WhatsApp annuncia collaborazioni autorevoli voci internazionali e organizzazioni selezionate in Colombia e a Singapore. In questi Paesi i canali saranno disponibili inizialmente per sviluppare e adattare l’esperienza, oltre a scoprire di più su questa funzione. Nei prossimi mesi, l’ipotesi è portare i canali e la possibilità per chiunque di crearli in altri Paesi.

Conclude WhatsApp: “Crediamo di poter aiutare gli amministratori a creare un’azienda intorno al loro canale usando i nostri servizi di pagamento e di poter promuovere alcuni canali nella directory per aumentarne la notorietà. Naturalmente, le persone continueranno a usare WhatsApp per l’invio di messaggi privati tra amici, familiari e community, e questa sarà sempre la nostra priorità. La creazione dei canali è un passo importante che i nostri utenti ci chiedevano di fare da anni. Pensiamo che sia il momento giusto per introdurre uno strumento di trasmissione semplice, affidabile e privato e speriamo che vi divertiate a usarlo nei mesi e negli anni futuri”.