
Da quanti anni non ci capitava di provare un Pnd: una sigla che molti forse non si ricordano ma che sta per “Personal navigation device”. Ossia dispositivo personale di navigazione, detto comunemente “navigatore satellitare da auto”. Nei primi dieci anni del 2000 erano “il” prodotto di punta, la navigazione Gps era agli albori e i Pnd erano l’oggetto più ambito. Si scopriva la semplicità di viaggiare senza porsi il problema di come arrivare a destinazione o di come muoversi in posti sconosciuti. Lo smartphone ha cancellato l’abitudine ad affidarsi a un Pnd in favore delle app. Però basta tornare a usare uno di questi dispositivi dedicati, per rendersi conto che la specializzazione in una funzione supera la flessibilità dello smartphone. Come nel caso del Garmin Drive 53, proposto a un saggio prezzo di 169,90 euro: non un investimento impegnativo e, anzi, una comoda e abbordabile soluzione per chi vive in auto e non vuole avere problemi.

Garmin ha previsto una dotazione essenziale ma completa: il cavo di alimentazione che si interfaccia con la porta mini Usb e un gancio a ventosa con testa snodabile. Perfetta la lunghezza del cavo di alimentazione con adattatore per accendisigari, forse un po’ corto il supporto a ventosa ma comunque adeguato per trovare posto sia sul cruscotto sia aggrappato ai vetri più spioventi. Nel nostro caso l’abbiamo applicato all’elemento centrale della plancia della Mini, con una eccellente visibilità.
Il display da 5″ con risoluzione di 800×480 pixel è antiriflesso e questo permette di godere di una buona visibilità dell’interfaccia e delle informazioni in ogni situazione. La luminosità è adeguata di giorno per contrastare quella solare e, in modalità notturna scura, non affatica gli occhi. Ciò che subito conquista, e che forse non ci ricordavamo più abituati agli smartphone, è proprio la precisione con cui il Drive 53 accompagna nel viaggio.




La presa del segnale Gps è istantanea fin dalla prima accensione. Non c’è bisogno di trovare posti comodi per guardare il display: il supporto a ventosa permette di posizionare il Drive 53 dove è più comodo. Inoltre le sue dimensioni compatte permettono di metterlo persino davanti al cruscotto, tutt’al più bisogna abituarsi al cavo che corre lungo la plancia fino all’accendisigari. Dunque, sintonia immediata, reattività nella navigazione dei menu fatti “per auto”, vale a dire che non impegnano troppo l’attenzione e sono pensati per concentrarsi sull’immissione della destinazione.
Inoltre, salvo non lo si disattivi, Garmin ha previsto il blocco di sicurezza del Drive 53 così che rimane inutilizzabile quando il veicolo è in movimento. Per effettuare le modifiche sul tragitto è necessario fermarsi, ulteriore riduzione delle distrazioni. Le indicazioni visive sono precise e chiare per merito di colori della mappa che mettono in giusto risalto la via da seguire e le manovre rispetto al resto della cartografia. Le indicazioni vocali puntuali e perfino con la lettura del nome delle strade. Impossibile sbagliare, salvo che non ci si distrae.




La mappa è molto dettagliata ma non trae in inganno con informazioni eccessive o fuorvianti. Anche questo contribuisce a massimizzare l’attenzione e in corrispondenza di svolte, svincoli, rotonde e quant’altro compaiono informazioni aggiuntive per guidare l’autista in modo efficace.
Il tempo di apprendimento del Garmin Drive 53 è pressoché nullo. Due grandi tasti virtuali compaiono sul display: “Dove si va?” e “Mappa”. Nel primo caso si possono digitare indirizzi, punti di interesse e anche cercare aziende. Quest’ultimo caso si verifica quando si instaura la connettività tra Pnd e smartphone via Bluetooth. Il Drive 53 accede a Internet tramite la connettività dati dello smartphone, anche via Wi-Fi, e così può trovare informazioni, aggiornare sul meteo locale e a destinazione e ottenere i dati live del traffico. Quindi è vivamente consigliato di abbinare il Drive 53 allo smartphone attraverso l’app dedicata Garmini Drive.
Da quest’ultima è persino possibile impostare la destinazione che poi è visualizzata e gestita, nel tragitto, dal Pnd. Non solo, l’app memorizza in automatico dove si è parcheggiato.

Invece, la funzione “Mappa” il Garmin Drive 53 visualizza in tempo reale dove ci si trova e i punti di interesse nei paraggi. Proprio nella reattività e precisione di visualizzazione dell’auto sulla mappa si apprezza quanto la specializzazione del Pnd per le funzioni georeferenziate sia superiore anche a uno smartphone super premium. Certo, Google Maps ha il vantaggio di immergervi in un modo interattivo. Ma la semplicità e la precisione di guida del Drive 53 non è eguagliata.


Peraltro, Garmin ha inserito nel suo più recente Pnd alcune “simpatiche” funzioni. Come, per esempio, la possibilità di salvare il profilo del proprio veicolo per avere un’indicazione sui consumi previsti e totali e comprendere l’impatto ambientale del viaggio. Ma anche interagire con le app installate sul Drive 53 e che ne ampliano lo spettro di utilizzo, come Foursquare, TripAdvisor e la ricerca del distributore con i prezzi più interessanti. Il device si collega anche alle videocamere wireless di Garmin per i veicoli, nella fattispecie i modelli della serie BC40 e BC50.
Infine, un ulteriore motivo per abbinare Drive 53 e smartphone è quello più semplice ma forse il più importante: aggiornare le mappe e il software. La stessa operazione può anche essere eseguita via Wi-Fi, magari quello dell’auto o utilizzando il telefonino come router wireless. In ogni caso, ciò ci porta a estendere il titolo: che la specializzazione del Pnd è bella e diventa insuperabile con la connettività dati.