
In occasione del giorno in cui si festeggia il quinto compleanno di Alexa in Italia, vogliamo tirare le fila della nostra esperienza di utilizzo dell’Echo Show 8 di terza generazione. Che si conferma essere il migliore smart display perché compatto, con un audio migliorato (soprattutto per i bassi) e per alcune sapienti novità che estendono l’uso del display da 8″, tra cui i widget. Alla resa dei conti Amazon ha trasformato l’Echo Show 8 in una sorta di bacheca tuttofare con la quale non è nemmeno più necessario interagire con la voce ma si possono anche attivare stimoli visivi, rendendo più efficace l’utilizzo del touchscreen che mostra le informazioni personali attraverso i widget e non su istanza dell’utente. Così tutte le funzioni multimediali tipiche dei device mobili sono sull’ampio display da tablet compatto: dalla playlist musicale al calendario, fino alla gestione della smart home con supporto per matter e Zigbee. Sì, perché Echo Show 8 di terza generazione è un completo controller per la casa connessa senza alcuna limitazione rispetto agli Show più grandi. Per contro ha un prezzo più vantaggioso: 169,99 euro. Ma il passaggio dal vecchio Show 8 a quello di terza generazione non è giustificato dai widget, che saranno attivati progressivamente anche sugli altri modelli, bensì sulla dotazione completa di funzioni e sul design nuovo che migliora l’acustica.

Per esempio, Echo Show 8 di terza generazione sfrutta la fotocamera integrata per supportare la funzione “Contenuti adattivi” che regola il dettaglio delle informazioni visualizzate sullo schermo in base alla distanza. Più si è lontani, più sono minimal le informazioni, che diventano sempre più dettagliate all’avvicinarsi.
Pro | Contro |
Touchscreen migliorato Suono eccellente Reattività migliore di Axlexa Supporto completo per la smart home | Comportamenti automatici ingombranti Cornice laterale pronunciata del display Opzioni video limitate |
Echo Show 8 è il primo smart display per Alexa a integrare un hub completo per la casa intelligente. Il device supporta pressoché tutti gli standard più diffusi: è un controller per Matter, un router per Thread e Zigbee e un hub per Sidewalk. Questo set completo lo rende compatibile con pressoché tutti i dispositivi intelligenti e IoT diffusi sul mercato. Non a caso, è anche li primo Echo Show affidato al SoC Amazon AZ2, che rende il touchscreen più scattante e reattivo e Alexa un po’ più veloce.

Amazon AZ2 si basa sull’interfaccia di apprendimento automatico presentata per la prima volta con l’AZ1, che ha consentito ai dispositivi Amazon di riconoscere meglio la voce. L’AZ2 estende questo riconoscimento anche al volto: durante la fase di installazione è necessario seguire la procedura per il riconoscimento facciale attraverso la fotocamera integrata. Così appena vi avvicinate, sempre che non scegliate di “chiudere” la fotocamera con l’apposita palpebra mobile, sbloccherete Echo Show 8 e interagirete senza ulteriori password e già attivando il profilo abbinato al vostro volto. Questo porta la cosiddetta “Intelligenza ambientale”, come la chiama Amazon, a un nuovo livello di perfezione.
Inoltre, l’AZ2 è in grado di effettuare 22 volte il numero di operazioni al secondo rispetto all’AZ1 (impiegato finora sui device Echo tranne Show 15), il che significa che può elaborare simultaneamente il parlato e il riconoscimento facciale in locale, senza ricorrere al cloud. Le informazioni che l’AZ2 apprende sul viso faranno parte di ciò che Amazon chiama “ID visivo” e richiede agli utenti di iscriversi specificamente a questa funzione. L’AZ2 è un processore edge neurale, che utilizza l’apprendimento automatico per ridurre la quantità di dati che deve scambiare attraverso il cloud. Ciò ha il vantaggio non solo di ridurre la latenza, ma anche di ridurre la quantità di dati archiviati nel cloud. E di aumentare la qualità dell’esperienza d’uso riducendo i tempi di risposta complessivi.






L’AZ2 subentra necessariamente anche nella smart home perché la migliore reattività di risposta a mani libere, ovvero con i comandi vocali, consente di impostare un maggior numero di funzioni con i device IoT connessi: dalle luci alla gestione degli elettrodomestici, dalle prese intelligenti alle funzioni di Echo Show 8. È tutto meno macchinoso, più fluido: sullo schermo si ha la conferma dell’accettazione del comando, oppure la visualizzazione delle videochiamate, dei film e delle risposte alle domande o la visuale dal citofono smart. Il livello di qualità del display è adeguato e ben calibrato tanto per la riproduzione multimediale, quanto per la visualizzazione di foto e contenuti. Lo abbiamo impostato per mostrare opere d’arte durante la fase di inutilizzo e la resa è davvero di qualità, considerando la risoluzione è di 1.280×800 pixel. Per la cronaca, la fotocamera è da 13 Mpixel con inquadratura e messa a fuoco automatiche perfette per le videochiamate. Peccato siano possibili solo tra gli Echo.
A esaltare sono gli speaker posteriori, laddove cioè si concentrano le novità in termini di desing. La bombatura accentuata che lascia spazio al supporto integrato per l’appoggio è in plastica riciclata con tessuto forato per permettere di esprimere al meglio le doti dei due driver full-range da 52 mm con radiatore passivo dedicato ai bassi. L’acustica è profonda, articolata e assicura un’ottimo scenari acustico considerando le dimensioni dell’Echo Show 8.


Il quale si produce al meglio delle sue potenzialità audio se appoggiato a superfici “morbide”, come il legno, e ancora meglio se cave sotto, così da sfruttare al massimo l’effetto grancassa che enfatizza le sonorità. Per di più, laddove supportato, gli speaker di Echo Show 8 riproducono audio spaziale: tutto ciò porta il nuovo device di Amazon a comportarsi alla pari, se non meglio, di smart speaker e smart display più costosi. Va da sè che il dispositivo possa essere usato anche solo come speaker, dato che supporta tutte le principali piattaforme di streaming audio e video.
Rimanendo sull’audio, segnaliamo i precisi microfoni che risultano essere più fedeli e pronti nel riconoscere i comandi vocali. Salvo che non siano disattivati usando il tasto superiore. La privacy è un elemento particolarmente caro ad Amazon e che trova espressione nell’Echo Show 8 attraverso il suddetto tasto, la già citata palpebra di copertura della webcam e la tutela delle informazioni personali. Tutte le interazioni vocali sono cifrate durante il transito verso il cloud e durante tutto il processo di verifica del cloud. Le registrazioni vocali e le trascrizioni delle richieste vengono archiviate in modo sicuro nel cloud di Amazon. Si possono rivedere, gestire e cancellare dall’app Alexa per Android e iOS e gestire le politiche di privacy sempre dall’app o dall’Echo Show 8. In questo senso, si possono disattivare totalmente tutto ciò che riguarda la smart home.








Infine, tornando quasi al punto di partenza, citiamo nuovamente i widget perché finalmente rendono funzionale e non più secondario il touchscreen. Raggiungendo così l’obiettivo ultimo di uno smart display: avere un’interfaccia visiva e tattile abbinata a un ottimo smart speaker. Lo schermo è integrato nell’esperienza vocale e non più accessorio, perché mostra le inforamzioni, gestisce comandi specifici, riproduce le risposte scritte alle domande fatte ad Alexa e mostra i widget personalizzati per prendere nota di informazioni o semplificare le operazioni di routine (sveglie, date, ricorrenze e così via). I widget per la smart home consente di attivare subito lo scenario senza pronunciare una parola ma con un semplice tocco sul display. Il widget musicale assicura un accesso rapido per riprodurre un album o la playlist. Peccato si possano impostare solo quattro widget sul display da 8″ ma tanto basta per aumentare l’utilità dell’Echo Show 8 su scrivanie, comodini e mensole. Il tutto senza rinunciare alle funzioni collaudate degli smart display secondo Amazon, come le informazioni contestuali di Alexa, le news, gli stimoli visivi, i suggerimenti e quant’altro appare sul display come spunto per estendere l’utilizzo del device.