
L’utilizzo del Point of Sale (POS) o del terminale di pagamento per condurre transazioni costituisce un servizio inderogabile per i commercianti che operano nell’ambito pubblico. Nel corso del tempo, le disposizioni normative riguardanti questa imposizione sono state ampiamente ridefinite, delineando dettagliati requisiti, previsioni di sanzioni per il mancato adempimento dell’obbligo del POS e vantaggiosi incentivi volti a promuovere l’utilizzo di tali dispositivi sia tra gli operatori commerciali che tra i consumatori.
Indubbiamente, il principale beneficio per i fornitori di servizi che mettono a disposizione il POS obbligatorio è rappresentato dalla capacità di soddisfare in modo completo la crescente domanda da parte di coloro che prediligono effettuare transazioni digitali al momento dell’acquisto.
Caratteristiche dell’obbligo POS
Le pene per non adottare il POS obbligatorio sono state istituite nel 2021 tramite il decreto legge 152/2021. In seguito, il 13 aprile 2022, il Governo ha promulgato provvedimenti volti ad accelerare il raggiungimento degli obiettivi del PNRR, anticipando l’applicazione delle sanzioni a giugno 2022. In caso di mancato rispetto dell’obbligo di possedere un terminale POS per i pagamenti degli utenti, è prevista una sanzione pecuniaria di 30 euro per ogni scontrino, oltre al 4% dell’ammontare transato.
È importante notare che l’uso obbligatorio del POS è valido per qualsiasi importo, inclusi i pagamenti di piccole somme. Tuttavia, la Legge di Bilancio 2023 ha limitato i pagamenti in contanti a 5.000 euro (precedentemente fissato a 1.000 euro).
Le categorie soggette all’obbligo del POS comprendono:
● Commercianti e esercenti di attività commerciali sia in negozi fisici che ambulanti.
● Artigiani che vendono beni o servizi a privati, come falegnami o fabbri.
● Professionisti che offrono servizi direttamente ai propri clienti, come medici, idraulici, commercialisti e architetti.
● Operatori nel settore della ristorazione.
● Strutture ricettive.
Inoltre, tramite la Determinazione territoriale del 26 giugno 2023, il direttore delle Dogane ha esteso l’obbligo del POS anche ai tabaccai, ai rivenditori di beni di monopolio, ai fornitori di valori postali e valori bollati, i quali precedentemente erano esentati da tale obbligo.
POS Obbligatorio: Guida alla Selezione del Terminale Ideale
Esistono diverse categorie di terminali POS tra cui è possibile scegliere, ciascuna adatta a specifiche esigenze e condizioni economiche.
● Il POS tradizionale, noto anche come “da banco”, è un dispositivo di pagamento collegato al centro servizi tramite una linea telefonica. Può essere anche senza fili, consentendo operazioni entro un raggio di circa 10 metri dalla base. Questo tipo di terminale è il più diffuso.
● Il POS mobile, invece, si differenzia dal tradizionale poiché si connette tramite rete GSM o GPRS o può essere collegato direttamente a uno smartphone o tablet attraverso un’app dedicata.
● Infine, gli Smart POS combinano le funzionalità del POS tradizionale con la praticità del mobile, dotati di un sistema operativo “intelligente” che include diverse app per accettare pagamenti di vario tipo, compresi quelli basati su QR code.
Per selezionare il miglior POS obbligatorio per la propria attività, è importante prendere in considerazione vari fattori, a cominciare dalle esigenze operative. Ad esempio, se l’attività viene svolta in diverse location, è consigliabile optare per una soluzione mobile. Un altro aspetto da considerare è il volume delle transazioni: per piccoli numeri, potrebbero essere preferibili soluzioni senza canone mensile e con commissioni solo sulle transazioni effettuate. Inoltre, nel caso in cui l’importo medio delle transazioni sia basso, come ad esempio in un bar, è possibile trovare offerte che non applicano commissioni per importi inferiori a 10 euro.
In base a una valutazione delle specifiche caratteristiche dell’attività, è quindi possibile scegliere il tipo di POS obbligatorio più adatto dal punto di vista funzionale e finanziario, tra una vasta gamma di opzioni offerte da aziende leader del settore, come Axerve, Nexi, SumUp e molte altre.