
La pirateria audiovisiva continua a colpire duramente con un danno potenziale di oltre 670 milioni di euro per film, serie e fiction. Nel corso del convegno organizzato da Anica (e intitolato What happened to my data? – Cybersecurity e industria audiovisiva, rischi e cure’), il presidente della commissione Cultura alla Camera Federico Mollicone è intervenuto promettendo l’impegno concreto del governo – di concerto con il Parlamento – con l’obiettivo di varare una legge che tuteli audiovisivo e settore editoriale.
Pirateria audiovisiva: una proposta di legge da “recuperare”
Sullo scottante tema della pirateria, che in uno scenario in continua evoluzione ha sempre più e marcatamente i connotati di quella digitale, c’è la promessa di agire e velocemente, andando a riprendere la base del documento che poi è stato accantonato nella scorsa legislatura. Nella Commissione 7/a e congiunta con quella delle Tlc giace proprio la proposta di legge “contro la pirateria digitale nel settore audiovisivo, nel settore streaming e anche nel settore editoriale, inteso sia di carta stampata sia libraria”. In tal senso Federico Mollicone ha promesso un’azione efficace e più incisiva, soprattutto a tutela dei tanti posti di lavoro legati all’industria audiovisiva. Al riguardo un’ipotesi potrebbe essere quella di andare a delineare un perimetro legislativo che identifichi maggiori tutele per le opere protette dal diritto d’autore online, accrescendo i poteri di AgCom e intervenendo in particolare sul tema della tempestività delle azioni di contrasto. Così’ come un ruolo non meno rilevante sarà in capo all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che coadiuverà i lavori per la costituzione della piattaforma per la disabilitazione dei contenuti.