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Sul sito del Dipartimento per la trasformazione digitale è comparsa una pagina che dice tutto già dal titolo: “Banda Ultra Larga, illustrata in Consiglio dei ministri la nuova strategia nazionale 2023-2026”. Per il sottosegretario Alessio Butti rappresenta un “risultato importante per la digitalizzazione e la competitività del Paese”. In allegato trovate il pdf della Strategia nella sua interezza (37 pagine). Qui di seguito faremo una sintesi.

Illustrata dal sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, la nuova Strategia Nazionale per la Banda Ultra Larga è frutto della consultazione con gli operatori di settore e del lavoro del Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale presieduto dal Sottosegretario Butti, mette in campo, per il triennio 2023-2026, un piano di azione volto al consolidamento infrastrutturale di reti fisse e mobili, allo sviluppo e all’adozione di infrastrutture di nuova generazione e ad interventi a sostegno della domanda.

Sviluppata in quattro aree di intervento, la nuova Strategia prevede investimenti per circa 2,8 miliardi di euro di cui una parte derivante dalle economie maturate nell’ambito degli interventi PNRR per la Banda Ultra Larga e, a tale fine, sono già in corso interlocuzioni con la Commissione Europea per la preventiva condivisione.

La quattro aree di intervento sono:

  • area interventi trasversali, che non si riferiscono in maniera univoca alla connettività fissa o a quella mobile, ma che intendono favorire l’intero sistema Telco;
  • area interventi per lo sviluppo della connettività fissa, che mirano a favorire lo sviluppo e l’adozione delle infrastrutture e della connettività fissa;
  • area interventi per lo sviluppo della connettività mobile, che mirano a favorire lo sviluppo e l’adozione delle infrastrutture e della connettività mobile di nuova generazione;
  • area interventi a sostegno della domanda, che mirano a favorire l’adozione della connettività fissa e mobile di nuova generazione da parte dell’utenza.

In particolare gli investimenti, introdotti dalla Strategia BUL 20217 e finanziato dai fondi PNRR per un totale di 6,71 miliardi di euro (M1C2 I.3.1), si pone vari i seguenti obiettivi in termini di diffusione della banda larga:

  • connettere con BUL a velocità pari o superiore a 1 Gigabit/s circa 6,8 milioni di civici (al netto delle verifiche sul campo), corrispondenti cioè a tutti i civici non compresi da altri piani di intervento pubblici o privati in corso o programmati (piano “Italia a 1 Giga”);
  • garantire connettività ad almeno 1 Gigabit/s a tutte le strutture scolastiche e punti di erogazione del servizio sanitario nazionale, cioè circa 21.000 edifici, al netto delle verifiche sul campo (piano “Scuola connessa” e piano “Sanità connessa”);
  • creare le condizioni necessarie per garantire connettività a velocità pari o superiore a 1 Gigabit/s a tutti i civici presenti su 21 isole minori, sostituendo ponti radio esistenti o tratte in fibra ottica ormai obsolete (piano “Collegamento isole minori”);
  • assicurare copertura 5G mobile in tutte le zone abitate non coperte da piani privati, migliorare la copertura mobile esistente attraverso il collegamento in fibra ottica delle torri radio esistenti, nonché favorire la diffusione di reti 5G stand alone (Piano “Italia 5G”).

A cui si aggiunge il “Piano Aree Bianche”, avviato a seguito dell’approvazione nel 2015 della Strategia italiana per la BUL, si poneva l’obiettivo di portare connettività veloce nelle zone del Paese dove gli operatori privati non avevano investito ovvero dichiarato di voler investire. Il Piano interessa 9,6 milioni di unità immobiliari, delle quali circa due terzi (6,4 milioni) saranno raggiunti con collegamenti in fibra (FTTH con velocità pari o superiore a 1 Gigabit/s) e i rimanenti (3,2 milioni) con tecnologia FWA (con velocità almeno pari a 30 Megabit/s).

In sostanza la nuova Strategia persegue i seguenti obiettivi:

  • rilanciare il settore delle telecomunicazioni definendo un percorso condiviso per favorire investimenti pubblici e privati, anche in favore di una migliore performance energetica e ambientale della rete, e la cooperazione fra pubblico/privato e privato/privato e la più ampia condivisione delle infrastrutture di rete Telco;
  • completare i piani pubblici in corso e definire la loro evoluzione adottando le correzioni e le modifiche necessarie, anche sul piano della governance, per garantire che i piani pubblici (PNRR e, ove ritenuto necessario, Aree bianche) possano completarsi entro il 2026 e per assicurare continuità operativa e sostenibilità degli interventi, in linea con la futura evoluzione del mercato Telco;
  • favorire la diffusione di reti di nuova generazione e servizi innovativi 5G – Sostenendo la realizzazione di una infrastruttura 5G per assicurare copertura continua in mobilità, per agevolare la trasformazione digitale del settore produttivo e lo sviluppo di soluzioni in settori prioritari della Pubblica Amministrazione.

Il tutto garantendo alcuni principi guida:

  • sostenere ciclo offerta/domanda di innovazione – Sviluppare servizi innovativi in grado di stimolare e supportare la domanda e l’offerta di connettività, ottimizzando le risorse e le iniziative strategiche che a diverso titolo possono avere un ruolo nella diffusione della BUL, o per le quali la BUL è abilitatrice per il loro sviluppo;
  • Neutralità tecnologica – Neutralità tecnologica e complementarità tra servizi mobili e fissi, utilizzo delle migliori tecnologie disponibili (Best Available Technology – ”BAT”);
  • Scalabilità e sostenibilità delle soluzioni – Realizzando sistemi future-proofed; compatibili con esigenze ambientali (transizione verde);
  • Digital divide – Ridurre il digital divide riscontrato tra aree metropolitane ed aree periferiche e rurali.

“La nuova Strategia sulla Banda Ultra Larga consente di affrontare con più serenità la digitalizzazione del Paese. Con la condivisione del Consiglio dei ministri, oggi diamo il via ad un piano d’azione strategico per recuperare i ritardi e le inefficienze del passato, accelerare lo sviluppo della connettività veloce in tutto il Paese e rilanciare il settore delle telecomunicazioni. Stiamo lavorando intensamente a questo progetto con le istituzioni coinvolte e al fianco degli operatori. Grazie alla connettività ad alte prestazioni potremo aumentare la qualità dei servizi, ridurre i divari territoriali e garantire notevoli risparmi per imprese e cittadini” commenta il Sottosegretario Butti.