
Nital amplia la presenza nel settore audio portando sul mercato italiano i giradischi Victrola, storico brand statunitense ben conosciuto da tutti gli appassionati di musica e in particolare dagli amanti dei dischi in vinile. Nata nel 1906 a Camden nel New Jersey, Victor Talking Machine Company, oggi Victrola, è specializzata nella produzione di giradischi, con cui negli anni ha accompagnato gli appassionati nell’ascolto di ogni genere musicale, dalla musica classica al jazz, dal blues al rock, al pop, al metal e via via fino ai giorni nostri.
In un contesto di rinnovato interesse dei consumatori per tutto ciò che è vintage, Victrola si inserisce alla perfezione sul mercato con un’articolata gamma di giradischi in grado di coniugare il meglio di due mondi, analogico e digitale per un suono Hi-Fi senza compromessi e per la massima versatilità d’uso. Grazie alla presenza della connettività Bluetooth è infatti possibile ascoltare i propri dischi in vinile su qualsiasi speaker o auricolare connesso.

Non è tutto: i modelli a valigetta, dotati di speaker integrato, possono anche riprodurre la musica archiviata su smartphone, tablet, computer e ogni altro dispositivo multimediale dotato di Bluetooth. Inoltre, la peculiarità di alcuni modelli è rappresentata dalla completa connettività con gli smart speaker Sonos, gestita via wireless con un’app. I modelli sono denominati “work with Sonos” sono lo Stream Carbon e lo Stream Onyx. I nuovi Hi-Res Carbon e Hi-Res Onyx recentemente presentati e disponibili da fine novembre, invece, hanno come peculiarità di utilizzare il Bluetooth con aptX Adaptive per una qualità audio ad alta risoluzione.






“Siamo entusiasti di annunciare la partnership con Victrola. Il brand, che va ad ampliare la gamma di dispositivi audio distribuiti da Nital, conferma il nostro impegno anche in questo settore e la nostra volontà di intercettare nuove tendenze, rispondendo alle esigenze di chi non solo desidera un ascolto di alta qualità ma anche attenzione al design e funzionalità evolute”, afferma Gianluca Barresi, Commercial Director di Nital. “Fin d’ora proponiamo un’ampia scelta di giradischi, in grado di soddisfare le esigenze di ogni consumatore in termini di design, caratteristiche tecniche e anche prezzo. Ogni appassionato di musica troverà sicuramente quello più adatto alle proprie necessità”.
Nital ha la responsabilità di distribuire sul mercato italiano la gamma di prodotti Victrola, fra cui otto nell’attraente e colorato formato a valigetta: una linea completa che spazia dall’entry level Victrola Journey Torquoise, fino ad arrivare al top di gamma Victrola Stream Carbon Silver ed ai nuovi Hi-Res. Per altre informazioni e dettagli sui dispositivi Victrola e su Hinnovation by Nital, è possibili visitare il sito web www.hinnovation.it/victrola


L’arrivo di Victrola in Italia, con la distribuzione affidata a Nital Spa, nelle parole di Philippe Renan, director of sales Emea
Perché è arrivato il momento di distribuire Victrola in Italia?
“Prima di tutto, iniziamo dal nome della parent company che produce e distribuisce i giradischi e i prodotti con il brand Victrola: è Innovative Technology. Un’azienda negli Stati Uniti fondata 2001. Dal 2001 al 2017, Innovative Technology ha avuto una distribuzione puramente nazionale, tanto che è diventata leader del mercato della categoria con quote prossime al 50%. Dal 2017 Innovative Technology è stata acquistata dal gruppo Raf Industry, che ha impostato la strategia affinché Victrola assurgesse a brand globale. Da sei anni stiamo intessendo la transizione dall’essere una realtà forte e consolidata sul mercato statunitense, in una società statunitense che vende su tutti i mercati. Il primo passo fuori dagli Stati Uniti consiste, sembra quasi scontato, nell’aprire e rafforzarsi in Europa, per poi proseguire con Asia, Sud America e così via. Le basi per il debutto in Europa sono state messe nel 2017, mentre ora Victrola sta proseguendo un progetto di espansione che è iniziato con la Francia e il Regno Unito, per i quali è stato necessario dedicare tempo e sforzi affinché si rafforzasse il brand in modo da proseguire con altri Paesi. Quindi è stato il turno del Benelux. Per un paio di anni abbiamo pensato solo a consolidare la presenza di Victrola in queste tre regioni. Questo insieme all’individuazione delle attività necessarie per capire quale fosse la transizione migliore da cui attivare la crescita della copertura europea. L’Europa non è uniforme, ma ogni settore ha la sua fattispecie: centrale, settentrionale, meridionale e orientale sono regioni diverse, con consumatori e dinamiche completamente distoniche. Ciascuna di esse va affrontata con prodotti e strategie dedicate. Compreso tutto quanto, siamo passati alla fase due: aggiungere Paesi all’espansione. E c’è un prodotto che, più di altri, ci ha dato l’opportunità di svolgere con maggiore efficienza questo compito: la gamma Stream Carbon. È quella che meglio somma le caratteristiche necessarie per cogliere l’attenzione dei consumatori: un giradischi di elevata qualità, il supporto per lo streaming Bluetooth via app e il design modern e sofisticato. È risultato essere il veicolo migliore per introdurre Victrola in un nuovo mercato: l’Italia, così attenta all’innovazione e alla connettività. Così la storia che abbiamo iniziato sei anni fa per rendere globale il brand, partendo con prodotti anche con prezzi aggressivi sfruttando sapientemente le potenzialità dell’on-line, ora la proseguiamo con modelli di fascia più alta adeguati ad attivare e attirare le attenzioni degli italiani.

Con quali obiettivi e su quali target vi state concentrando, perché la gamma Victrola è tanto ampia quanto versatile a interessare consumatori diversi con età ed esigenze differenti. Come agirete in Italia?
L’osservazione è importante e interessante perché molti brand che si cimentano nel segmento dei giradischi stanno concentrando le attenzioni su segmenti verticali di consumatori o su certi tipi di utenti. Per esempio, molti si focalizzano solo sugli audiofili, che sono pronti a spendere diverse migliaia di euro solo per l’amplificatore che andrà collegato al giradischi, senza contare i diffusori, i cavi e tutto il resto. Quindi molti marchi prestigiosi stanno cercando di ingaggiare le attenzioni di questo tipo di persone. Bene, con Victrola da un ventennio stiamo cercando di compiere l’esercizio contrario: portare il giradischi nelle case delle famiglie, del più ampio numero di case possibili e permettere a qualunque tipo di persona, seppur priva di competenze tecniche, di ascoltare la musica dai vinili, sfruttando le potenzialità anche del Bluetooth. Da qui è iniziata la costruzione della gamma che si snoda su vari modelli, Revolution Go, V1 ed Eastwood, dotati di speaker interno e con un prezzo accessibile. Di recenti abbiamo sublimato questi concetti nei prodotti denominati “work with Sonos”: Stream Carbon e Stream Onyx. Pensiamo che questo concetto sia differenziante sul mercato e permetta di offrire una soluzione ottimale per un preciso segmento di utenti, fedeli a Sonos e alla connettività. L’utente di Sonos è un pubblico specifico, diverso dall’audiofilo e più vicino alla famiglia e a fruitori abituati all’ecosistema del brand. A questi proponiamo la soluzione migliore per l’impianto audio wireless installato in casa, supportati da una ricerca di mercato che ci ha confermato come i possessori di Sonos siano più propensi ad acquistare un giradischi se questo si innesta nell’infrastruttura esistente e gestita dall’applicazione.

Secondo voi, in virtù di questi cambiamenti tecnologici, ascoltare la musica dal giradischi è diventata un’esperienza personale o è ancora un’attività che coinvolge il gruppo di persone (la famiglia, gli amici e così via)?
Ascoltare la musica dal giradischi è tutto questo e molto di più. Le analisi di mercato sostengono che il giro d’affari del vinile raddoppierà nei prossimi 10 anni. Negli ultimi anni la produzione di dischi ha registrato un nuovo exploit, grazie alla propensione di ascolto dimostrata dai più giovani. Ma non solo, anche sulla scia del ritorno all’ascolto caldo e coinvolgente del vinile sperimentato da giovani dagli attuali over 50. Basti pensare che per le etichette musicali l’introito maggiore è dato dallo streaming, ma poi arriva il vinile; il CD è al terzo posto. Questo perché anche i teenager e gli adolescenti, stimolati dai social network e dal passaparola, prediligono il vinile del cantante preferito allo streaming. Molti li acquistano anche doppi, per tenerne uno di scorta, oppure sono alla ricerca di pubblicazioni originali o ripubblicazioni di dischi storici sentiti in serie Tv e film moderni. Quindi è molto importante comprendere che il mercato è frammentato e che i consumatori che acquistano vinili non sono persone dei “vecchi tempi” che vogliono ascoltare le canzoni del passato ma vogliono sentire le novità con l’esperienza del giradischi. La forza di attrazione è tanto forte che alcune persone acquistano il giradischi prima di iniziare la raccolta dei vinili. Dato che la dinamica si è invertita, l’utente ha necessità diverse dal giradischi moderno: deve essere connesso, supportare il Bluetooth, avere un design “tutto in uno” senza necessità di speaker aggiuntivi e semplici da usare. In sostanza, si arriva al vinile come complemento e completamento dell’ascolto in streaming, perché si arriva a comprendere che le sfumature e le sonorità offerte dal disco sono più ampie, diverse, più strutturate e intime.

La parola semplicità è la chiave per comprendere la proposta di Victrola: si accende il giradischi ed è già pronto all’uso. Questo fa la differenza?
Non solo fa la differenza. La semplicità è un risultato che spiega esattamente il motivo per cui lavoriamo duro, perché vogliamo cambiare la visione agli occhi dei consumatori di cosa sia un giradischi. Anche nella fase di sostituzione della cartuccia che contiene la puntina. Stiamo cercando di costruire un giradischi in modo che chiunque possa usarlo nel modo più semplice possibile, con un numero minimo di regolazioni da attuare ma sostanziali per massimizzare la resa (anche quando si installa una puntina più pesante e basta regolare una rotella vicino al braccio di supporto per aggiustare il contrappeso). Sono tecnologie atte a offrire un layout semplice, con comandi essenziali perché l’utente si deve concentrare sulla qualità sonore, non sulle complessità. Senza rinunciare a un design da esibire. In numeri: abbiamo scoperto che gli utenti di giradischi Victrola acquistano tre volte più vinili di utenti di altri marchi.

Perché Nital è il distributore perfetto per Victrola?
Ho esordito spiegando le nostre ambizioni e strategie in Europa. Nel Vecchio Continente ci sono 28 Paesi diversi da affrontare, ciascuno con le sue criticità e peculiarità. Per esempio, se raggiungi il successo in Francia con determinate operazioni, non è detto che queste siano replicabili in Italia o altrove. L’Italia poi ha fattispecie tutte sue. E il Paese è centrale nello sviluppo del mercato europeo di Victrola. Quando ci siamo mossi per entrare nel Paese, abbiamo analizzato il modo migliore per entrare, mantenere la presenza e sviluppare il mercato nel breve, medio e lungo periodo. Dunque abbiamo identificato la gamma dei prodotti e poi ci siamo messi a cercare il partner migliore che sapesse gestire i canali, fisici e on-line. Ci siamo confrontati con Sonos, con i quali abbiamo una partnership molto stretta, e ci è stato fatto il nome di Nital Spa. Abbiamo incontrato il team italiano e abbiamo scoperto una realtà seria, affidabile, solida e che prende a cuore i prodotti che distribuisce, attraverso una corretta e attenta gestione della comunicazione e dello story telling. Ci siamo subito trovati in perfetta sintonia: il modo in cui lavorano è perfetto per noi ed è quello giusto per il brand Victrola. Il team di Nital ha il pregio di vivere con passione il proprio lavoro e di legarsi al marchio, condividendone il purpose e i valori a esso legati.