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Netflix ha presentato i conti del primo trimestre 2023 che evidenziano luci e ombre guardando alla prospettiva. Il colosso di Los Gatos (la cui guida è stata affidata al tandem composto da Ted Sarandos e Greg Peter) è impegnato, al pari dei competitor delle altre piattaforme streaming, nella definizione di una strategia che deve tener conto la fine della gran de abbuffata pandemica. Da un lato ci sono i costi di gestione da monitorare, dall’altro la necessità di incrementare le entrate e sviluppare la crescita sotto il profilo degli abbonati. 

Netflix: i conti del primo trimestre

Ebbene, la pagella del primo trimestre di Netflix dice quanto segue. Il numero degli abbonati è cresciuto nell’ordine di 1,75 milioni, ancorché il valore sia inferiore rispetto alle previsioni di 2,3 milioni. Il fatturato è cresciuto del 3,7% a quota 8,16 miliardi di dollari, mentre i profitti sono stati di 1,31 miliardi, pari a 2,88 dollari per azione. Contestualmente, il colosso dello streaming ha esibito – dal punto vista dell’andamento finanziario – un free cash flow che ha raggiunto la soglia di 2,1 miliardi di dollari nel trimestre, con previsioni annuali che indicano la possibilità di arrivare fino a 3,5 miliardi di dollari. 

Il futuro della Grande “N”

Guardando alla prospettiva Netflix ha confermato che resta attestata sui 17 miliardi di dollari il budget di spesa per i contenuti anche nel 2024. Restringendo invece la visione ai prossimi tre mesi, l’outlook prevede un giro d’affari di 8,2 miliardi rispetto agli 8,5 miliardi finora indicati per una contrazione degli utili a 2,84 dollari per azione anziché 3,05. E ancora: sotto il profilo della strategia operativa, il colosso di Los Gatos ha comunicato che la vera azione su scala globale per la restrizione delle password partirà da questo secondo trimestre del 2023, con l’obiettivo di aumentare le revenue. Netflix ha che almeno il 43% dei suoi utenti, (stiamo parlando di circa 100 milioni di sottoscrittori), condivide le password per gli abbonamenti. Infine, il gruppo ha annunciato ufficialmente che dal prossimo mese di settembre dirà addio allo storico servizio di invio di film in Dvd a casa agli abbonati. L’iniziativa era nata 25 anni fa e il servizio “postale a domicilio” in qualche modo era stato il viatico proprio per aprire a una modalità artigianale e analogica del concetto di streaming. Dunque, entro la fine dell’anno corrente sarà chiuso il sito web dvd.com.