
Microsoft ha presentato ricorso, come immediatamente dichiarato, contro la decisione della CMA (ossia, l’Antitrust del Regno Unito) che ha deciso di bloccare l’acquisizione del valore di 69 miliardi di dollari di Activision, il publisher dell’iconico franchise Call of Duty.
Microsoft il doppio ricorso contro CMA e FTC negli Usa
La CMA (Competition and Markets Authority), ha posto il veto all’accordo ad aprile, affermando che potrebbe danneggiare la concorrenza nel nascente mercato del cloud gaming. Decisione che ha destato non poco scalpore, e di tono diametralmente opposta rispetto a quella assunta la scorsa settimana dall’ente di regolamentazione del mercato e della concorrenza dell’Unione Europea. Il colosso di Redmond aveva annunciato che avrebbe fatto appello contro tale provvedimento. E così, come confermato dal portavoce Robin Koch, Microsoft ha presentato il ricorso promesso al Competition Appeal Tribunal (CAT), che gestisce i ricorsi contro le sentenze CMA. Oltre al disco rosso che è arrivato dal Regno Unito, Microsoft deve anche affrontare la questione sul versante interno quello degli Stati Uniti. Dove ha fatto ricorso contro l’azione attuata dalla FTC (Federal Trade Commission), contraria all’accordo inquanto lederebbe i principi della concorrenza. La questione è finita dunque nelle maglie delle contese legali e, salvo improvvisi cambi di rotta, prevede che a inizio del mese di agosto si possa celebrare la prima udienza del procedimento intentato proprio dalla FTC nei confronti dell’operazione Microsoft-Activision.