
Microsoft ha ottenuto il via libera e l’approvazione da parte dell’Antitrust dell’Unione Europea all’acquisizione del publisher. L’operazione da 69 miliardi di dollari per rilevare l’editore di Santa Monica del noto franchise Call of Duty, dunque, trova terreno fertile, nonostante il blocco ricevuto nel Regno Unito da parte dell’omologo ente, la CMA. Che aveva manifestato non pochi timori per una limitazione sul fronte del cloud per i gamer.
Microsoft, la tutela del cloud e le garanzie per i competitor
Microsoft, quindi, sorride e attende che anche dall’altra parte dell’Oceano, proprio negli Stati Uniti, sia riesca ad appianare il veto che per ora ha imposto la FTC (Federal Trade Commission). Le autorità di regolamentazione dell’Unione Europea hanno dichiarato che l’offerta proposta da parte del colosso di Redmond per accordi di licenza gratuiti per 10 anni ai competitor (Nintendo aveva già trovato l’intesa per la console Switch, mentre PlayStation si è sempre opposta) anche nell’ambito del cloud streaming. Proprio la responsabile della Commissione, Margrethe Vestager, ha detto che le licenze proposte sono “pratiche ed efficaci, migliorando significativamente le condizioni per lo streaming di giochi su cloud rispetto alla situazione attuale”. Con tale decisione – che per altro aleggiava nei giorni scorsi – sarà possibile creare un polo videoludico di grande portata, sfruttando una delle Ip di maggior successo: appunto lo sparatutto Call of Duty, tra i franchise che ogni anno spopolano in termini di vendite.