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Microsoft punto e a capo. La decisione dell’Antitrust del Regno Unito (CMA, Competition Markets Authority) di bloccare da parte del colosso di Redmond l’acquisizione di Activision per il suo Call of Duty – a causa dei problemi legati al business cloud e dunque a Xbox Game Pass – è destinata a complicare e parecchio le cose. L’operazione record nel gaming da 69 miliardi di dollari rischia di impantanarsi definitivamente a causa non solo dei tempi legali.

Microsoft: ora che succede per l’acquisizione di Activision?

Quando tutto sembrava poter deporre a favore del gruppo guidato da Saty Nadella, in realtà tutto è stato sparigliato. E la decisione della CMA ha posto al centro un nodo non trascurabili guardando al presente e al futuro: lo sviluppo del business sulle piattaforme cloud, le loro potenza e incidenza in termini di fruizione. La domanda ricorrente in queste ore è soltanto una: Microsoft che cosa farà? Formalmente, il colosso di Redmond ha annunciato che si appellerà. Dunque, darà ricorso al cosiddetto Competition Appeal Tribunal (CAT). L’organo giudiziario indipendente, però, prenderà in esame solo ed esclusivamente soltanto l’iter e il processo decisionale della CMA, e non entrerà nei contenuti e nel merito delle ragioni che hanno portato a esibire il disco rosso all’operazione. L’iniziativa che porta Microsoft a fare ricorso al CAT che, secondo alcuni esperti legali, agisce in modo molto analitico e compassato: la valutazione di più “semplici” è arrivata in meno di nove mesi. Ma quella legata alla questione Call of Duty non sembra entrare a far parte di questa casistica. Dunque, si starebbe parlando di un tempo abbastanza lungo in attesa della decisione. Un arco temporale che in ogni caso non permetterà comunque a Microsoft di mettere sul piatto ulteriori proposte di mediazione con Sony, rilanci o rassicurazioni. Non potrà neppure garantire ad esempio di escludere i vari contenuti videoludico (o parte di essi) di Activision dal suo Xbox Game Pass. Tale eventuale opzione (insieme con altre), potrà essere presentata solo e se il CAT deciderà di rimandare per “vizi di forma” il caso alla stessa CMA, che nel 2021 – lo ricordiamo – ha già bloccato l’acquisizione di Giphy, da parte di Meta.

Aspettando l’Unione Europea e la sfida in tribunale degli Usa

La decisione dell’Autorità del Regno Unito è stata la prima. In agenda ci sono quelle dell’Unione Europea prevista il 22 maggio, mentre la FTC (Federal Trade Commission) negli Stati Uniti ha portato in tribunale Microsoft annunciando di voler bloccare l’accoro a tutti i costi e ad agosto si terrà la prima udienza. Il quadro operativo è stato letteralmente ribaltato. Nelle ultime settimane da Bruxelles si rincorrevano voci che propendevano per un “deal” a favore di Microsoft. Ma ora tutto si è offuscato. La partita per Microsoft è davvero complicata e onerosa, sia nei tempi, sia nella sostanza, che così potrebbe decidere di ridurre le sue perdite, anche se ciò significherebbe pagare ad Activision una pesante commissione di 3 miliardi di dollari.