matter smart home igizmo 2023
RUSSELL HOBBS

Matter nasce come grande piattaforma inglobante per tutti i dialetti utilizzati dai device per la smart home (dagli elettrodomestici fino alle lampadine, passando per placche, interruttori, Tv, campanelli e così via). Una sorta di Stele di Rosetta digitale che permette di unificare sotto un unico ombrello di compatibilità ciò che finora è stato affrontato utilizzando risorse e protocolli validi ma frammentati: l’interazione tra i dispositivi intelligenti installati in casa. Ora, di Matter sono giunte prima le specifiche, che si sono fatte più dense negli ultimi due anni, poi una prima ondata di dispositivi ma è solo da pochi mesi che l’ecosistema sta crescendo e consolidandosi.

Due i movimenti fondamentali che hanno impresso accelerazione: da una parte Google, Samsung, Apple e Amazon (ma non solo) che hanno, quasi in coro, reso compatibili tutti i dispositivi con Matter; dall’altra il CES 2023 che ha portato alla ribalta tante novità e hanno decretato Matter come lo standard di connettività per la casa intelligente. Non c’è ancora abbastanza materiale per rendere la casa “full Matter“, ma è solo questione di tempo. Il 2023 si prospetta essere l’anno di svolta e l’affermazione definitiva della piattaforma che semplifica la smart home.

matter igizmo

Alcuni tasselli di Matter sono già disponibili

Se si vuole iniziare a rendere la casa smart focalizzandosi totalmente sulla compatibilità universale basata e garantita da Matter, si possono già impiantare i tasselli fondamentali. La smart home va approcciata come un puzzle da comporre un po’ per volta mano a mano che arrivano i prodotti compatibili.

Iniziamo dal centro di controllo, dal telecomando putativo di questa smart home: lo smartphone. iOS e Android sono già compatibili con Matter: basta effettuare una scansione del codice QR o intercettare il segnale Bluetooth del prodotto certificato Matter per perfezionare i primi scenari in ottica casa intelligente. La maggior parte dei device aderenti alla piattaforma supporta l’aggiunta nel contesto smart home tramite Android che rimane “chiuso” in se stesso. Mentre HomeKit di Apple e SmartThings di Samsung supportano la registrazione intrecciata dei dispositivi iOS e Android, purché si utilizzi come base SmartThings. Amazon ha affermato che prevede di supportare la registrazione di iOS entro la primavera, ma i prodotti quali Echo e compatibile con Alexa gestiscono la compatibilità tramite Wi-Fi.

Dunque, controller, app ed ecosistema sono tutto ciò che lega i device tra loro attraverso Matter e consente di farli interagire nell’ambito di scenari specifici o dell’intera smart home. Alexa di Amazondispositivi e app Nest e Home di Google, HomeKit di Apple, SmartThings di Samsung e sistemi open source come Home Assistant supportano già i dispositivi Matter.

I dispositivi Matter possono comunicare tramite Bluetooth, Wi-Fi o Thread. Se si considerano i dispositivi Thread, alcuni di questi funzionano come router “di perimetro” Thread o come range extender. Questi dispositivi hanno già Thread incorporato:

  • Nest Hub, seconda generazione e Max
  • Router Nest Wifi e Wifi Pro
  • Apple TV 4K (seconda generazione e successive)
  • Apple HomePod Mini
  • Pannelli Forme, Elementi e Linee Nanoleaf
  • Router mesh Eero, Wi-Fi 6 e versioni successive

Amazon prevede di aggiungere funzionalità di router di perimetro Thread ai suoi dispositivi Echo di quarta generazione nella primavera del 2023.

In realtà usare Matter in questo momento è una sfida

Gli audaci possono, tecnicamente, già adottare Matter effettuando la connettività tra loro dei device compatibili e aggiungerli a un controller compatibile con Matter, per esempio uno smartphone basato sulle versioni più recenti di iOS e Android. Si può fare ma forse i tempi non sono ancora così maturi: al momento tutto questo scenario deriva da un processo non molto fluido e durante la configurazione e la creazione dei profili si possono perdere allineamenti e configurazioni esistenti.

Kevin Tofel, scrivendo per il blog Stacey on IoT, ha provato a metà dicembre ad aggiungere un Eve Energy Smart Plug e un sensore di movimento Eve a un Google Nest Hub con un iPhone 12 e un Google Pixel 7 con installate le più recenti versioni, di quel tempo, del sistema operativo. Nel primo caso sfruttando le doti di iOS, nel secondo caso con Google Home. Alla fine ha raggiunto un punto in cui entrambi i dispositivi, in precedenza solo HomeKit, erano accessibili tramite i sistemi di casa intelligente di Apple e Google. E questo è un successo.

Per arrivarci, tuttavia, Tofel ha dovuto stampare o salvare una copia di un nuovo codice QR Matter per il suo connettore e sensore Eve. Ha quindi provato ad aggiungere la spina tramite le app Eve e Apple Home, ma non ha funzionato. L’app Google Home ha aggiunto il sensore Eve, quindi anche Apple Home ed Eve ha potuto essere gestito da entrambi i device. Tofel ha dovuto ripristinare le impostazioni di fabbrica della spina prima che potesse essere aggiunta a tutte le sue app. E ha dovuto aggiungere nuovamente un’automazione che aveva configurato nell’app Eve perché non era più collegata a un dispositivo noto sulla rete. Matter è un progetto interessante e che nel futuro darà tante soddisfazioni. Per ora, rimane molto macchinoso. Meglio attendere qualche mese.

Come è stato dimostrato al CES 2023. Per la prima volta in tanti anni, a Las Vegas molti produttori erano ansiosi di sfoggiare dispositivi appariscenti con date di rilascio non ben precisate ma tutti interessati a sottolineare l’impegno nei confronti di Matter. Si sono visti numerosi device, di ogni tipo e dimensione, che vale sicuramente attendere qualche mese, diciamo almeno fino a metà 2023, per poter trovare soddisfazione nella piattaforma che sarà quasi certamente lo standard futuro e universale della smart home. In numeri: secondo la Connectivity Standards Alliance, sono già pronti (magari non ancora idonei al commercio) 550 dispositivi Matter certificati e altri 150 sono in sviluppo.

Le prossime categorie di dispositivi che abbracceranno Matter

Alcune aziende non hanno ancora annunci specifici di Matter perché la piattaforma non è ancora arrivata sui loro prodotti. Si noti che la specifica 1.0 di Matter riguarda solo dispositivi intelligenti relativamente semplici come lampadine e interruttori; prese e serrature intelligenti; sensori di base; controller per tende, tende e porte da garage; controllori HVAC; e, soprattutto, ponti e hub. La compatibilità con elementi come telecamere di sicurezza, campanelli, altoparlanti e sensori e dispositivi più avanzati dovrebbe arrivare nell’ambito di una specifica successiva o di una release più matura.

Allo stato attuale, Matter è ancora in modalità “work in progress”, anche dopo anni di sviluppo e alcuni mesi di certificazione aperta. Il punto di svolta è stato rappresentato dal CES 2023: molte aziende si stanno impegnando a rispettare lo standard, sia sul lato controller sia sul lato dispositivo del sistema. Il Mobile World Congress 2023 (fine febbraio, primi di marzo 2023) potrebbe essere il prossimo passo di questo consolidamento e l’IFA 2023 (settembre) potrebbe essere il momento della maturazione che aprirebbe le porte delle case. Di certo, Matter sta accelerando e fa passi in avanti di settimana in settimana. L’attesa affinché diventi “pronto” sarà più breve di quanto si possa immaginare.