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RUSSELL HOBBS

L’Ue contro X (ex Twitter) di Elon Musk. L’attacco arriva direttamente dalla vicepresidente della Commissione, Vera Jourova. E non è la prima volta che la piattaforma social finisce nel mirino dell’esecutivo di Bruxelles, nonostante le rassicurazioni della scorsa fine del mese di agosto, circa il tema scottante delle fake news.

L’Ue e il caso di Elon Musk con X

Anticipando i risultati emersi dai rapporti sull’applicazione del codice di disinformazione da parte delle maggiori piattaforme online, Vera Jourova, ha lanciato un affondo netto e preciso unitamente a un monito. Ha sottolineato in particolare che, purtroppo, chi attua comportamenti di tangibile disinformazione riesce a collezionare un numero sempre elevato di follower. Per questo, quei social che non aderiscono al Codice di Condotta volomntario sono più esposti. Ed questo è proprio il caso di X (ex Twitter), che per altro anche negli Usa è sotto la lente di ingrandimento epr la medesima ragione e per la scarsa attitudine al tema della moderazione dei contenuti pubblicati. “Il signor Elon Musk sa che non è fuori pericolo se abbandona il codice di condotta, perché ora abbiamo il Digital Services Act (il noto DSA) pienamente applicato e lo faremo rispettare. Abbiamo la nostra unità, molto ben attrezzata, che monitorerà e supervisionerà ciò che le piattaforme stanno facendo e, dato che l’ex-Twitter è stata designata come una delle più grandi piattaforme online, ovviamente ci sono obblighi dati dalla legge. E che vanno rispettati”, ha ribadito Vera Jourova. Come a dire: la ricreazione è finita.