PANASONIC LUMIX

Tutto ribaltato o quasi in merito allo spot televisivo sulla fibra 5 Gbit/s di Iliad. Il 23 febbraio – e su segnalazione di Wind/Tre – il Giurì della Pubblicità (o meglio Ipa, Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) aveva dichiarato essere “comunicazione commerciale ingannevole” lo spot Tv del servizio poiché in contrasto con l’art. 2 CA nei limiti ordinandone la cessazione. A distanza di pochi giorni sono arrivate le motivazioni. Ebbene: la situazione è formalmente e sostanzialmente ben diversa. Ma andiamo con ordine.

La dura replica verso i competitor

Come riportato dalla nota diffusa da Iliad, il Giurì ha ritenuto le condizioni economiche dell’offerta dell’operatore telefonico non ingannevoli, assolvendolo. Dunque, ecco la dura replica da parte dell’azienda: “Sono state pubblicate le motivazioni Iap relative al dispositivo che ha recentemente avuta ampia diffusione, assolvendo pienamente Iliad rispetto alle condizioni economiche dell’offerta fibra e avanzando la richiesta di chiarire alcune caratteristiche tecniche della stessa, in quanto potrebbero risultare di non immediata comprensione per gli utenti. La nostra comunicazione è orientata a fornire le info tecniche in modo completo e semplice, proprio al fine di non complicarne ulteriormente la comprensione. Inoltre, la scelta dell’operatore di comunicare sempre in modo chiaro, lo posiziona in modo molto più trasparente rispetto a competitor che dimostrano ancora una volta di agire con la sola volontà di screditarne l’azione”.

Iliad e la comunicazione delle specifiche tecniche

Il comunicato dell’azienda precisa che le richieste di modifica dello Iap riguardano, invece, la comunicazione di alcune specifiche tecniche dell’offerta che, per definizione, potrebbero risultare complicate da comprendere per i consumatori. Anche in questo caso, l’azienda sottolinea di aver sempre mostrato sempre grande attenzione, specificando in trasparenza sui propri canali di comunicazione che la velocità offerta può raggiungere i 5 Gbit/s in modo complessivo, date le specifiche della propria rete in fibra FTTH e quelle della Iliadbox, chiarendo la tecnologia utilizzata, la portata massima di tutte le porte presenti sul router e addirittura la portata della connessione in Wi-Fi, a differenza dei pochi e vaghi dettagli che sono soliti comunicare i competitor. Fin dalla presentazione dell’offerta, lo stesso Benedetto Levi si è soffermato a spiegare tali caratteristiche. In ultimo, dalle richieste dello IAP pare emergere un disguido riguardo l’utilizzo dei termini velocità e capacità che potrebbe rendere la comunicazione ancor più fuorviante per gli utenti, in quanto, quella indicata da Iliad è di fatto, la velocità al secondo raggiungibile attraverso l’offerta e con il router dell’operatore telefonico, e non è quindi da intendersi come la capacità disponibile, così come richiesto dallo Iap. A fronte di questo, conclude la nota i touch point di Iliad sono orientati a curare la comunicazione di tali indicazioni in modo completo e quanto più semplice e chiaro possibile, per non complicarne ulteriormente la comprensione.