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Annunciato e firmato ieri sera, venerdì 10 aprile, il nuovo DPCM, a causa dell’emergenza Coronavirus.- La decisione: prosegue il lockdown in Italia, fino al prossimo 3 maggio. Un provvedimento che però contiene alcune novità. Nonostante la decisione di continuare a “blindare” ancora l’Italia sotto il profilo delle attività lavorative e produttive, il premier Giuseppe Conte aveva annunciato e confermato un leggerissimo allentamento della morsa. Come ipotizzato nei giorni scorsi, sul fronte del commercio, è stato dato il via libera – nel rispetto delle normative vigenti in termini di sicurezza – all’apertura di librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per neonati e puericultura. Tutto chiaro? Tutto a posto? Sì, anzi forse. O meglio, non in tutta Italia. 

Librerie: l’ordinanza della Regione Lombardia

L’eccezione è rappresentata dalla Regione Lombardia. Poco fa, il presidente Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza per recepire i provvedimenti annunciati ieri sera, seppur con qualche eccezione. Da un lato dal Pirellone viene confermato il semaforo verde alla riapertura dei negozi che trattano abbigliamento per bambini. Al tempo stesso resta il divieto per la riapertura delle librerie e delle cartolibrerie. Dunque, niente file davanti alla Feltrinelli o alla Mondadori, o ad altro esercizio indipendente. I libri, come per altro già in essere in relazione agli articoli di cancelleria, potranno essere venduti, dunque, all’interno delle grandi superfici alimentari e dunque dei supermercati.

Le nuove regole per le riaperture

Intanto, al di là della questione librerie, si guarda alla possibile riapertura fra tre settimane e cominciano a profilarsi le misura che dovranno essere adottate all’interno dei punti vendita per una gestione appropriata dei flussi di persone e consumatori. Ovviamente, una variabile da considerare sarà lo spazio, ossia la metratura dello store. Un elemento decisivo per valutare e definire le modalità di ingresso e di uscita (ad esempio un doppio corridoio) e sicuramente scaglionate, così come serviranno spazi idonei per allocare il gel disinfettante e/o dei guanti. Il tutto senza dimenticare l’obbligatorio utilizzo delle mascherine.