
Il Codacons si ripete. Non pago della figura poco premiante fatta con Lercio, contestando un articolo di satira come se fosse vero (e non è l’epoca delle fake news se un sito è dichiaratamente basato sulla caricatura e parodia), ora ci riprova mancando di nuovo il centro contestando a Iliad, con un esposto ad Agcom e Agcm (ma solo perché sono finite gli anti che iniziano con Ag). Il motivo? Pretestuoso, perché sarebbe bastato leggere per bene le informazioni fornite dall’operatore in più sedi, anche alla conferenza stampa e nella nostra intervista a Benedetto Levi che riproponiamo in questa pagina.
Ecco le meta-motivazioni del Codacons che si ammanta di avere eseguito un’analisi approfondita del modem consegnato ai clienti e che questo non supporta effettivamente i 5 Gbps ma solo come “velocità complessiva”. Secondo le motivazioni del Codacons, già spiegate da Iliad al debutto, il concetto è “assolutamente incomprensibile per qualsiasi consumatore. I 5 Giga pubblicizzati infatti sono solo teorici e sostanzialmente impossibili da raggiungere nell’uso normale che un consumatore fa della connessione domestica e della connessione ad internet”.
Continua il Codacons: “Solo una minima parte di questi 5 Gigabit al secondo è infatti utilizzabile per l’uso più comune che si fa della connessione ad internet, quello cioè della connessione wifi. Più precisamente solo 500 megabit dei 5 Giga promessi sono utilizzabili in WiFi, ovvero solo il 10% della prestazione pubblicizzata. E se si collegano più apparati in wifi tale disponibilità di banda e di velocità di connessione va addirittura condivisa riducendosi ulteriormente”.
E ancora: “I 5 Gigabit al secondo che Iliad pubblicizza in realtà si potrebbero raggiungere solo tramite la connessione temporanea di più computer alle singole porte Ethernet del modem. Ma nessuno di noi fa un utilizzo simile dei computer e degli altri apparecchi domestici collegati in rete: l’esperienza comune ed abituale è quella di collegare comodamente tali apparecchi al wifi di casa”.
Nella nostra intervista a Benedetto Levi, ceo di Iliad, ha ben spiegato come si raggiungono i 5 Gbps, peraltro concetto già ben enucleato tanto sul sito (nelle pagine di assistenza) quando alla presentazione della IliadBox. In sostanza sul router arriva una connettività di 1 Gbps ma se si collegano pc, console e altri device in contemporanea su tutte le porte del dispositivo si ottengono i 5 Gbps perché si usa 1 porta Lan a 1 Gbps + 1 porta Lan a 2,5 Gbps + 1 porta Lan a 1 Gbsp + Wi-Fi a 500 Mbps. Totale 5 Gbps. Lo facciamo spiegare qui di seguito da Benedetto Levi, a dimostrazione della caccia alle streghe che il Codacons ha iniziato da ormai qualche tempo.
La risposta ufficiale di Iliad al Codacons
La risposta ufficiale di Iliad non si è fatta attendere. Eccola:
Iliad ha sempre comunicato in modo chiaro e trasparente verso i consumatori e riteniamo che il contenuto della proposta per la fibra Iliad cosi’ come la sua comunicazione siano orientati a rendere semplici e chiare anche questioni tecniche e complesse. Raccogliamo in ogni caso e come sempre, ogni spunto che riteniamo utile a migliorare, dato l’avvio dell’offerta nel segmento della fibra con l’obiettivo di rendere sempre soddisfatti i nostri utenti.
In effetti, volendo ben guardare, l’unico concetto centrato del Codacons, ma in modo molto subliminale sotto le solite parole pompose e populiste, è che Iliad dovrebbe spiegare in modo ancora più esplicito, come ha fatto Benedetto Levi nella nostra intervista, che i 5 Gbps non è la velocità di navigazione bensì la somma del totale di ciascuna risorsa di connettività della IliadBox.