
Lenovo ha confermato di aver posto fine al business degli smartphone gaming Legion, secondo un articolo pubblicato da Android Authority. Finora ci sono state solo voci sulla decisione del gigante della tecnologia riguardo a questa possibilità: queste voci sono state alimentate da un commento pubblicato sui social media la scorsa settimana da un presunto dipendente dell’azienda. Nel commento si leggeva che Lenovo aveva deciso di chiudere completamente la sua attività di smartphone gaming; dopo aver contattato la società in merito al reclamo, un portavoce di Lenovo ha dichiarato ad Android Authority che il reclamo era, in effetti, vero. Commentando la decisione, il portavoce di Lenovo ha detto:
“Lenovo sta interrompendo i suoi telefoni da gioco mobili Legion basati su Android come parte di una più ampia trasformazione aziendale e consolidamento del portafoglio di giochi. In qualità di leader nei dispositivi e nelle soluzioni di gioco, Lenovo si impegna a far progredire la categoria dei giochi in tutti i fattori di forma, oltre a concentrarsi su dove può portare il massimo valore alla comunità di gioco globale”.
Lenovo è una cartina al tornasole per un segmento di mercato inventato e privo di interesse e sviluppo da parte degli utenti, se non quelli che appartengono alla nicchia della nicchia. I motivi sono tanti: principalmente qualsiasi smartphone di fascia medio o alta è gaming ipso facto, ossia per dotazione, prestazioni e caratteristiche. In secondo luogo, questi cosiddetti “smartphone gaming” oltre ad avere un prezzo superiore alla possibilità del target a cui si rivolgono, spesso e volentieri sono anche abbastanza caratteristici nel design e ciò provoca un atteggiamento divisivo tra chi è conquistato e chi invece non lo gradisce, senza mezzi termini. Tutte i tentativi di Asus con ROG Phone, Nubia con Red Magic e Xiaomi con Black Shark sono finiti quasi nell’oblio agli occhi del mercato di massa, per finire nelle mani di alcuni utenti peraltro nemmeno troppo soddisfatti.
Per esempio, la forte predisposizione per il gaming su tutti i modelli citati ha dato priorità a display, raffreddamento del SoC e audio con prezzi da flagship e fotocamere solamente discrete. Uno smartphone flagship “normale” non solo eccelle nel gaming ma anche in tutte le altre sezioni, si veda l’imaging o la produttività, che sono richieste dagli utenti. Senza contare che l’interfaccia di questi modelli specializzati, spesso e volentieri, è fortemente nerd e tutt’altro che accogliente. Risultato: il mercato è così piccolo e involuto che Lenovo ha rinunciato agli smartphone Legion dopo circa tre anni. A quanto pare, “semplicemente non vale l’investimento per Lenovo“, come dare torto al brand. Diverso, quasi opposto, è l’enorme potenziale degli accessori gaming per smartphone, che vanno a corredare e amplificare le doti dei device quando sono usati per il gioco.