Margrethe Vestager
RUSSELL HOBBS

L’Antitrust Ue hanno fatto appello alla Corte di Giustizia dell’Unione europea (CGUE) per far pagare ad Apple la cifra record di 13 miliardi di euro di tasse arretrate irlandesi. Il caso, che ha implicazioni di vasta portata per le tasse sulle società, è il più alto profilo della campagna del capo dell’Antitrust dell’Unione Europea, Margrethe Vestager contro gli accordi tra multinazionali e stati membri. “Il suo esito determinerà se gli Stati membri possono continuare a concedere sostanziali agevolazioni fiscali alle multinazionali in cambio di posti di lavoro e investimenti”, ha dichiarato alla CGUE l’avvocato della Commissione Paul-John Loewenthal.

Antitrust Ue: le accuse e la replica di Apple

La Commissione Europea, in una decisione del 2016, ha affermato che due ruling fiscali irlandesi hanno ridotto artificialmente per più di due decenni il carico fiscale di Apple, che era pari allo 0,005% nel 2014. Il Tribunale nel 2020 ha affermato che le autorità di regolamentazione non avevano rispettato lo standard legale per dimostrare che Apple aveva goduto di un vantaggio ingiusto. Ma l’avvocato Loewenthal ha detto ai giudici della Corte di giustizia che la sentenza era “giuridicamente viziata” e doveva essere annullata. Apple ha confutato le argomentazioni della Commissione, affermando di aver pagato la sua giusta quota di tasse nel paese appropriato. “I profitti di cui stiamo parlando, secondo la Commissione, dovrebbero essere attribuiti a queste filiali in Irlanda. ma quei profitti erano in realtà soggetti al regime fiscale statunitense”, ha detto alla Corte Daniel Beard. “Apple ha accumulato riserve per il pagamento di quelle tasse statunitensi e sta pagando circa 20 miliardi di euro di tasse negli Stati Uniti su quegli stessi profitti che secondo la Commissione avrebbero dovuto essere tassati dall’Irlanda”.

Le recenti battaglie legali

L’Antitrust Ue ha subito sconfitte in ambito legale negli ultimi mesi a causa delle contestazioni della casa automobilistica Stellantis, di Amazon e di Starbucks, sebbene abbia ottenuto una vittoria legale quando la CGUE a settembre si è schierata dalla sua parte in una causa di agevolazione fiscale belga contro un gruppo di multinazionali. Tuttavia, il Commissario Margrethe Vestager ha costretto l’Irlanda, i Paesi Bassi e il Lussemburgo ad abbandonare controverse strutture fiscali e ha contribuito al movimento globale per aliquote fiscali societarie più eque. L’avvocato generale della CGUE Giovanni Pitruzzella darà un parere non vincolante il 9 novembre, seguito dalla sentenza della Corte.