Instagram lancia il nuovo sticker Chat per chattare dalle Storie
RUSSELL HOBBS

Meta potrebbe essere la più recente azienda a testare il potenziale sociale dei chatbot AI inserendolo addirittura nel suo social più usato: Instagram. Uno screenshot condiviso dal leaker Alessandro Paluzzi su Twitter mostra quella che sembra essere una schermata introduttiva per la nuova funzionalità di Instagram. Il leaker sostiene che i chatbot saranno in grado di rispondere a domande, dare consigli e aiutare gli utenti a scrivere messaggi e anche che gli utenti potranno scegliere tra “30 personalità AI e trovare quella che ti piace di più”.

Meta non ha annunciato alcun piano formale per tale funzionalità, ma i chatbot si adatterebbero alle dichiarazioni passate sulle ambizioni dell’IA dell’azienda. A febbraio, Mark Zuckerberg ha affermato che Meta stava “sviluppando personaggi AI che possono aiutare le persone in vari modi” e che la società stava esplorando come rendere accessibili tali robot attraverso conversazioni di testo “come la chat in WhatsApp e Messenger”.

Anche altre aziende hanno visto il potenziale dei chatbot come funzionalità social coinvolgente. Snapchat ha lanciato il proprio chatbot “My AI” (alimentato da ChatGPT di OpenAI) a febbraio. E siti come Character.ai hanno raggiunto una notevole popolarità consentendo agli utenti di allenarsi e parlare con chatbot basati su famosi personaggi immaginari. Anche i bot non destinati all’impegno sociale sono stati adottati per questo scopo. Quando Microsoft ha lanciato il suo chatbot Bing all’inizio di quest’anno, molti utenti sono rimasti sorpresi, disturbati e deliziati in egual misura dallo strano modo di parlare del bot.

La difficoltà per le aziende, tuttavia, è creare un bot che sia coinvolgente e divertente con cui parlare, ma che non oltrepassi il limite in interazioni offensive o pericolose. Ad esempio, non molto tempo dopo che Snap ha rilasciato il suo bot “My AI”, ha iniziato a offrire consigli inquietanti agli utenti, incluso incoraggiare un individuo che finge di avere 13 anni a fare sesso con il proprio “fidanzato” di 31 anni. A marzo, un uomo belga è morto suicida, con la sua vedova che ha affermato di essere stato incoraggiato a suicidarsi da un chatbot con cui parlava regolarmente.