PALADONE

Federico Gordini è presidente della Milano Wine Week, l’evento pensato per permettere alla cultura enologica di aprirsi sia a un vasto pubblico di consumatori, sia verso uno scenario internazionale. Lo abbiamo conosciuto in occasione della presentazione del Wine Club e da qui è nata l’idea di approfondire la sintonia naturale che c’è tra la tecnologia e il vino. Dice Gordini: “Il vino è per il food un po’ ciò che lo smartphone è per la consumer electronics”.

È vero. Ci si presenta con una bottiglia di vino nelle occasioni che contano e questa pregiata bevanda frutto di tradizione, passione e segreti antichi è anche un’occasione per scoprire il territorio e la cultura locale, creare un momento di convivialità e incorniciare i momenti da ricordare.

Dice Gordini: “Le nostre iniziative hanno l’obiettivo di dialogare con i target diversi in modo intonato al tipo di consumatore a cui ci rivolgiamo. È importante coltivare i singoli progetti, ciascuno caratterizzato da una focalizzazione specifica, che nel loro insieme permettono al mondo del vino di farsi conoscere ed entrare in contatto con altri mondi contigui e affini al concetto di emozione, si pensi per esempio alle coerenze con le eccellenze della moda. Il Milano Wine Club testimonia il solido rapporto tra la città e il mondo degli appassionati di vino”. La parola chiave è includere le persone che mostrano un interesse nei confronti del comparto vinicolo, per incrementare la cultura del prodotto e stimolare la conoscenza.

Il vino può essere un pretesto per fare networking. Il Wine Club Wine Club mira a offrire un valore aggiunto sia per i membri sia per le aziende partecipanti, attraverso un percorso contenutistico articolato. “È la prima volta che in Italia viene realizzato un progetto di questo tipo e dobbiamo rodare e sperimentare il format e il funzionamento, ma la strada è giusta e la direzione ben definita: diventare un punto di incontro importante per appassionati e addetti ai lavori”, non ha dubbi Gordini.