
Durante la prima conferenza per gli sviluppatori organizzata dal 1987, anno della sua fondazione, Huawei lancia HarmonyOS, un sistema operativo proprietario open source, che supporta sia Android che iOS e che può essere impiegato su diversi dispositivi – dagli smartphone, alle tv.

Che cos’è HarmonyOS
HarmonyOs è un sistema microkernel-based, snello e dalle alte potenzialità, che collega dispositivi diversi tra loro, anche in ambienti differenti.
“Vogliamo portare l’armonia nel mondo” così Richard Yu, CEO del Consumer Business Group di Huawei, ha commentato il nome del sistema operativo, probabilmente scelto in funzione delle accuse di spionaggio per cui l’azienda è finita sotto i riflettori negli ultimi mesi.
“Stiamo entrando in un’epoca in cui le persone si aspettano un’esperienza olistica e intelligente attraverso diversi device e scenari. Per supportare questo, abbiamo percepito l’importanza di avere un sistema operativo capace di funzionare tra diverse piattaforme”, ha continuato Yu, insistendo sull’importanza di garantire agli utenti sistemi veloci e sicuri.
Le caratteristiche
Yu ha inoltre sottolineato come HarmonyOS sia un sistema diverso da Android e OS, capace di garantire un’esperienza armoniosa attraverso diversi scenari, grazie a un’architettura sicura e affidabile, che supporta una collaborazione senza soluzione di continuità tra diversi device.
Su HarmonyOS, gli sviluppatori potranno sviluppare le app una volta, e poi rilasciarla sui diversi device.
Una nuova architettura
Harmony si configura come un sistema “service-in-the-box“: vuole cioè sfruttare la sua tecnologia virtual bus per condividere dati, processi, informazioni tra più device.
L’IPC performante offre precisione
Huawei vuole raggiungere obiettivi di qualità grazie a una bassa latenza e ad alte prestazioni. Ecco perché HarmonyOS si fonda su Deterministic Latency Engine e Inter Process Communication affidabili e di alto spessore. Grazie a queste tecnologie, i processi saranno organizzati per priorità, così che il device potrà distribuire le risorse sulla base delle necessità effettive. Huawei garantisce che con il microkernel la latenza delle app sarà ridotta del 25,7%.
Il fattore sicurezza
Con il nuovo design microkernel, la condivisione di dati tra i dispositivi sarà garantita da un sistema comune di protezione che sfrutta metodi d’autenticazione innovativi basati su algoritmi unici, che convalidano continuamente il lato client.
Un solo IDE per più device
Con HarmonyOS, Huawei avrà un singolo ambiente di sviluppo integrato (IDE) per più dispositivi: questo avvantaggia l’esperienza d’uso, che si prospetta davvero semplice. Grazie a questa tecnologia, ogni app e il suo codice vengono adattati al device d’interesse, a prescindere dalla sua natura. Con Huawei ARK Compiler le performance saranno simili alla virtual machine Android. In questo modo gli sviluppatori potranno compilare più linguaggi avanzati in un singolo ambiente, incrementando la produttività.
Trump, sempre all’orizzonte
L’annuncio arriva a pochi giorni dal 19 agosto, data in cui scadrà la proroga concessa da Trump sul bando che impedisce a Huawei di acquistare parti e componenti da compagnie statunitensi senza l’approvazione del dipartimento del commercio Usa.